lunedì 9 aprile 2018

E' l'alcol estremo la prima causa di morte dei giovani

Emanuele Scafato, epidemiologo dell'Istituto superiore di sanità lancia l'allarme per un trend che viene visto in rapida crescita: il 17% delle intossicazioni per alcol nei pronto soccorso riguarda ragazzini sotto i 14 anni. "Bisogna intervenire presto"


Quando in una classe si chiede "quanti di voi bevono" nessuno degli studenti alza la mano, ma quando si chiede "chi di voi conosce un coetaneo che beve" quasi tutti annuiscono. È questo un semplice esempio per valutare la portata del fenomeno che fa alzare l'allarme alcol sopratutto tra i giovanissimi. Una vera e propria moda che vede un trend in rialzo.

Alcol, i numeri di una moda pericolosa

L'alcol oggi è la prima causa di morte tra i giovani italiani tenendo conto degli incidenti stradali. Il 17% delle intossicazioni per alcol nei pronto soccorso riguarda ragazzini sotto i 14 anni, il 41% degli adolescenti dichiara di conoscere almeno un compagno di classe che ha "problemi con l'alcol". 
Lo spiega Emanuele Scafato, è l'epidemiologo che dirige l'Osservatorio nazionale 'alcol' all'Istituto superiore di sanità: sta portando negli auditorium dei poli scolastici italiani il film "Flight" di Robert Zemekis nell'ambito dell'iniziativa "Io vivo sano" della Fondazione Veronesi destinata alle prime e seconde degli istituti superiori. 
"I ragazzi non solo bevono, ma bevono per ubriacarsi - spiega Scafato - È un trend nazionale che ha cominciato a risalire, quindi bisogna intervenire presto per scongiurare coma etilici e intossicazioni".
Per far provare ai ragazzi l'effetto di una "sbronza" applica loro una maschera speciale che simula l'effetto di un paio di bicchieri di vodka. "L'alcol, considerato socialmente anche più pericoloso delle droghe, è in grado di compromettere lo sviluppo cerebrale fino ai 25 anni".
Eppure in Italia si spende 300 volte più in pubblicità di alcolici che in prevenzione. Il risultato? All'ultima festa di halloween in Toscana ci sono stati 700 ricoveri di minori ubriachi. (BolognaToday)



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