giovedì 8 marzo 2018

Porretta, salvataggio Demm, qualcosa si muove: in campo fondo tedesco

Certina holding è una realtà specializzata in operazioni di ristrutturazione industriale, ma non tutte le operazioni sono sempre andate a buon fine. Intanto arriva il plauso di Comune e sindacati

E' del fondo di private equity tedesco Certina l'offerta vincolante presentata per rilevare la Demm di Porretta Terme. Ieri si era diffusa la notizia della mossa di uno dei quattro pretendenti che, a metà gennaio, avevano raccolto informazioni sulla storica azienda dell'Appennino bolognese (un fondo americano, due tedeschi e uno italiano): un passo avanti con la presentazione dell'offerta vincolante che ha riacceso le speranze di salvare la Demm.
Ora viene a galla il nome, Certina, e la palla passa a Roma dove il commissario dell'azienda, il ministero dello Sviluppo economico e il comitato di vigilanza dei creditori dovranno esaminare la proposta: entro due settimane devono decretarne (o meno) l'ammissibilità, dopodiché si aprirà la fase di confronto sul processo di cessione di azienda con i sindacati. Che stavolta sperano davvero in un lieto fine. Ieri, il sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni parlava di "segnale sicuramente positivo", oggi Marino Mazzini, segretario della Fim-Cisl di Bologna (e già dipendente della Demm), commenta con un "finalmente".
La ricerca di un imprenditore-salvatore è stata rinnovata e prorogata più che si poteva e oggi "è ovvio che siamo molto contenti di questa offerta. Verificheremo- dice Mazzini parlando alla 'Dire'- l'ammissibilità dell'offerta. Fin da ora ribadiamo che per noi è fondamentale il mantenimento dell'occupazione (230 addetti, ndr). Dopo tanto aspettare finalmente c'è qualcuno con cui forse si potrà cominciare a parlare" del rilancio di Demm (che pur fra mille difficoltà ha continuato a ricevere ordini e a mantenere vivo il portafoglio clienti). Insomma, "si accende davvero una luce", sintetizza Mazzini.
Certina holding è una realtà specializzata in operazioni di ristrutturazione industriale in diversi settori e nel 2015, ad esempio, ha acquisito l'80% di Teuco, società produttrice di arredo bagno di alta gamma parte del gruppo Guzzini. Teuco proprio di questi tempi è alle prese con una difficile fase di ripresa. Prima ancora, era il 2010, aveva rilevato da Sanitec l'italiana Domino srl, proprietaria di Albatros, altro marchio di vasche e docce idromassaggio di Spilimbergo, in Friuli.


Non tutte le operazioni di rilancio si sono concluse con successo: le cronace raccontano ad esempio che nel maceratese, l'aver rilevato Vitaviva (vasche e idromassaggi), parte del gruppo Villeroy&Boch, nonostante un investito di oltre 500mila euro per finanziare il piano di rilancio della società, lo stabilimento è stato poi chiuso nel 2013. Oltre al garantire i posti di lavoro, per la Demm i sindacati insistono sull'esigenza di investimenti e nuovi prodotti. (MAC/DIRE)



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