martedì 4 luglio 2017

A Dozza i condannati lavorano per il Comune. Su mandato del Tribunale i detenuti si dedicheranno ad aree verdi e a piccole manutenzioni.

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Sono partite, nel Comune bolognese di Dozza, le prime attività nell'ambito della convenzione sottoscritta nel novembre del 2014 con il Tribunale di Bologna "per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità come pena sostitutiva dei condannati per guida in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti". Infatti, "dopo aver dato diverse disponibilità ad accogliere i condannati su richiesta dei loro legali", una volta divenute definitive le sentenze di condanna con l'ammissione a questa pena sostitutiva, nei primi mesi del 2016 sono partiti i primi percorsi.
I condannati, si legge in una nota, si sono occupati prevalentemente di "aree verdi, cimiteri e altre piccole manutenzioni". Nel dettaglio, finora sono state avviate quattro attività, per un totale di 524 ore, di cui due già terminate in quanto i condannati hanno regolarmente svolto le ore di fissate dal giudice. In un caso, oltre alla pena sostitutiva "è stato richiesto al Comune lo svolgimento di lavoro di pubblica utilità per 'messa alla prova' per un altro genere di reati, finalizzata all'estinzione del reato stesso".
Soddisfatto il sindaco Luca Albertazzi, secondo cui "questo istituto consente di utilizzare questa 'forza lavoro' a vantaggio di tutta la collettività e secondo principi di solidarietà sociale, in modo che la pena diventi anche una forma di rieducazione". Infatti, osserva il primo cittadino, le persone che hanno svolto e stanno svolgendo i lavori di pubblica utilità "finora si sono mostrate molto disponibili, dimostrando grande impegno nelle mansioni che vengono loro affidate" (Dire)




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