venerdì 28 aprile 2017

“Ma se cancello la chat, mi succede qualcosa?”: studenti e Carabinieri a confronto per la 'diffusione della cultura della legalità tra i giovani'.


Anche quest’anno, nell'ambito del programma voluto per la 'diffusione della cultura della legalità tra i giovani', si è svolto un incontro educativo tra i Carabinieri e gli studenti delle scuole medie di Bologna. L’iniziativa, avviata ieri mattina e che continuerà nei prossimi giorni, si è svolta presso il Reggimento Carabinieri Emilia-Romagna, in via delle Armi a Bologna.
Si è discusso delle principali problematiche giovanili, in particolare le responsabilità legate ai reati commessi attraverso l’uso dei social network, soprattutto perché secondo le convinzioni di alcuni giovani, i fenomeni di bullismo virtuale, come ad esempio gli insulti via chat rivolti a un compagno (cyber-bullismo), si estinguerebbero con la semplice cancellazione della cronologia dei messaggi dell’App utilizzata.
 E’ stato il Maresciallo Capo Andrea Palumbo, Comandante della Stazione Bologna San Ruffillo, a spiegare ai ragazzi che, come il bullismo nella vita reale, anche il cyber-bullismo è oggetto a violazioni del Codice civile, penale e in materia di privacy e non basta di certo cancellare la cronologia di una chat per essere sicuri di averla fatta franca. Nell’ambito del progetto, i partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare il Reggimento, salire sui mezzi blindati impiegati in operazioni di Ordine Pubblico e ammirare le performance operative del Robot in uso agli Artificieri.


Foto dei Carabinieri di Bologna San Ruffillo.


Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

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