venerdì 24 febbraio 2017

I lupi dell'Abruzzo hanno la rogna.

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Nell'Area Faunistica del Lupo del Parco nazionale d'Abruzzo si curano i cuccioli nati a giugno con la malattia, ma sarebbe necessario proteggere meglio animali e visitatori. A ottobre un convegno per il rilancio dell'Area.




Lupetti colpiti dalla rogna in cura nell'Area Faunistica del Lupo (foto Sara Megale)

Sarebbero state le volpi ad aver trasmesso la rogna la malattia ai lupi dell'Area Faunistica del Lupo di Civitella Alfedena (L'Aquila). Già l'anno scorso era stato lanciato l'allarme per qualche esemplare di volpe avvistato e fotografato anche all'interno dell'area faunistica. I risultati? I cuccioli di lupo nati a giugno sono affetti dalla malattia, e da qualche mese sono in cura nell'area del Parco nazionale d'Abruzzo.
In questo periodo affollato di turisti non è difficile vedere i lupi troppo vicini alla recinzione, che aspettano del cibo da parte di bambini, mamme e curiosi che spesso si avvicinano tanto a loro. La rogna può essere trasmessa all'uomo solo con il contatto diretto con l'animale, ma sarebbe comunque da evitare questa vicinanza con l'uomo. Le guardie parco e addetti alla sorveglianza del Parco Nazionale d'Abruzzo dovrebbero essere più presenti e controllare maggiormente le recinzioni dei lupi, mentre dall'altra parte l'Ente Parco dovrebbe rinforzare le recinzioni per evitare l'ingresso di altri animali infetti.
Un cucciolo affetto da rogna...  
Un cucciolo affetto da rogna nell'Area Faunistica di Civitella Alfedena (foto di Sara Megale)



Si potrebbe prendere spunto dalla bellissima struttura Parco Alpha dedicata ai lupi nel Parco Nazionale del Mercantour, nelle Alpi Marittime Francesi, situato in uno scenario unico a 1500 metri di altitudine. In quell'area i lupi vengono costantemente seguiti da veterinari ed esperti, ci sono videocamere per un monitoraggio più accurato, avvisi per i visitatori per segnalare lupi in cura, pannelli descrittivi sulla vita dei lupi che si trovano su vari percorsi nel bosco, possibilità di conoscerli meglio attraverso filmati che vengono regolarmente proiettati in antiche fattorie e vaccherie ristrutturate e, per i più piccoli, possibilità di aiutare i loro guardiani a dar loro premi e a nutrirli. Sarebbe un investimento importante per un Parco che comunque richiama ogni anno migliaia di turisti, e che potrebbe migliorare l'offerta trasformando l'area faunistica del lupo in un Parco più adatto al loro habitat, con biglietto di ingresso a pagamento  e percorsi formativi che possano aiutare i visitatori a conoscere più da vicino il mondo fantastico del lupo. Il 2 e 3 ottobre a Civitella Alfedena ci sarà un Convegno sui 40 anni dell'Area Faunistica del Lupo e il suo ruolo nel corso degli anni: un'occasione importante per rilanciarne il ruolo di quest'area come opportunità di sviluppo e promozione. (Sara Megale)

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