martedì 31 maggio 2016

Sasso Marconi ha festeggiato il nuovo parroco e la rinascita del 'campo del prete'.

Nonostante la pioggia di domenica scorsa, la festa dedicata alla Beata Vergine del Sasso che ha coinciso la festa di insediamento del nuovo parroco, don Paolo, ha avuto un grande successo e ha lasciato nei parrocchiani e nei tanti volontari che si sono adoperati per la riuscita delle due  giornate, grande gioia e soddisfazione.
Uno di questi è Fiorenzo Vicinelli che ha inviato una bella lettera con le sue considerazioni.
Mi fa piacere renderla pubblica perchè manifesta un sentimento che condivido e che sono certo condividono in tanti. 

Con don Paolo i genitori di Giacomo, il ragazzo scomparso prematuramente, cui era dedicato il torneo.
 

Ecco ciò che ha scritto Fiorenzo:


   " IL FAMOSO CAMPO DEL PRETE E' RISORTO "

Che bello, il 28 maggio scorso, giorno del Corpus Domini, il campo parrocchiale del Capoluogo si è rianimato riempiendosi di ragazzi colmi d'entusiasmo e allegria. Si sono cimentati in varie specialità sportive : calcio, basket, pallavolo, orienteering, golf.

Tutto questo grazie alla grande determinazione del nuovo parroco don Paolo, che il giorno dopo, 29 maggio, ha ricevuto l'investitura ufficiale dal Vescovo di Bologna, monsignor Matteo Zuppi, per condurre le due belle parrocchie di Sasso Marconi,  SAN PIETRO e SAN LORENZO .

Che bello rivedersi noi ex atleti nei panni dei nostri figli scorrazzare per il campo gioiosi. Per troppo tempo questo bel luogo di ritrovo è stato abbandonato, non al destino, perché il suo destino è quello che si sta avverando oggi con la venuta di  Don Paolo, parroco che in questi mesi ha già trasmesso alla comunità tutta la sua voglia di fare tante iniziative per riportare questo angolo magico ai fasti gloriosi del passato .

L'entusiasmo delle persone, che adoperandosi spontaneamente si mettono in gioco,  c'è, vedi tutto lo staff dell'Asilo Grimaldi al completo capitanato dalle indomite Anna Maria e Alberta che con il consiglio pastorale e alcuni volontari Eccezionali con la  E  maiuscola stanno dando vita al campo riportandolo nella sua funzione originale di 'ORATORIO PARROCCHIALE'.

Troppe chiacchiere e dicerie sono state mosse in questi anni. Il campo del Prete è sempre lì che ci aspetta e di questo un grande merito è da attribuire al compianto ex parroco don Dario Zanini. Egli  si è sempre battuto per impedire che avesse un cambio d'uso, che in soldoni significa ' CEMENTIFICARE '.

Termino augurando a Don Paolo un buon lavoro, consapevole che a mio modesto parere ha centrato l'obiettivo principale su cui lavorare per portare a casa ottimi risultati su tutti i punti di vista , sia pastorale che ricreativo .

Mi è giunto all'orecchio che Don Paolo non ha piacere che si dica 'Campo del Prete' , ma personalmente sentire dai ragazzi  " Andiamo a giocare al campo del prete " mi rallegra tantissimo e mi fa tornare ragazzo !

Grazie e ciao a tutti 

Anche l'ex giocatore del Bologna Tarozzi era alla festa.


Le volontarie
 
                                           
Si è giocato anche a scacchi


Gli studenti di Sasso Marconi a 'lezione di vita ' a San Patrignano.


Il vicepreside Giovagnoni e l'assessore Mastrapasqua
Di Giancarlo e Maurizia

Le classi terze medie dell’Istituto Comprensivo di Sasso Marconi, in collaborazione con le Associazioni di volontario AIDO e AVIS del territorio, il 26 maggio scorso presso la Sala Cometa del Centro Anziani di Sasso Marconi hanno presentato di fronte ad un folto pubblico il progetto: 'Cadere e rialzarsi: è vivere da protagonisti'.
Erano presenti l’assessore al sociale del Comune di Sasso Marconi dott.ssa Carla Mastrapasqua, il signor Roberto Mignani responsabile dell’Associazione Aido della Valle del Reno, la dott.ssa Anna Caselli dell’Asl di Casalecchio di Reno, i Signori: Serasini Cesarina, Romano Melchioni e Tiziano Lelli responsabili della Associazioni, i proff. Sabbioni Maurizia, Ruggeri Stefania e il Vicario del Dirigente Scolastico prof. Giancarlo Giovagnoni.
Durante la serata sono stati proiettati alcuni video prodotti dai ragazzi stessi sulla visita effettuata presso la Comunità di recupero per le tossicodipendenze di San Patrignano.
Hanno letto alcune riflessioni sulla visita al Centro soffermandosi a sottolineare quanto sia importante non avvicinarsi alla droga ( le testimonianze degli ospiti di San Patrignano erano un insegnamento inequivocabile) e donare se stessi per il bene di tutti.
I genitori presenti hanno espresso un vivo apprezzamento per l’attività svolta che caratterizza l’impegno della Scuola per promuove nelle giovani generazioni l’importanza della vita in vista di una crescita armonica e serena.
L’IC ringrazia particolarmente le Associazioni AIDO e AVIS per aver finanziato il progetto e il viaggio dei ragazzi.




Gli studenti leggono le loro riflessioni




La consegna di una medaglietta ricordo


I teatri di Casalecchio di Reno e di Sasso Marconi accolgono il 'mitico' Sergio Sgrilli.

di Antonio Silvestrin

Invito a partecipare alle serate a teatro condotte dal conosciutissimo, grande comico e musicista 'Sergio Sgrilli'. 

Protagonista apprezzato sul prestigioso palcoscenico di Zelig, ma non solo, il grande artista, con la sua carica di simpatia e di energia interpretativa, coinvolgerà in una serata in cui.....si canterà, si ascolterà e soprattutto si riderà.
Per la Società organizzatrice il fine è quello di passare, tutti assieme in un modo diverso, una serata certamente interessante e allo stesso tempo trovare un contributo aggiuntivo da utilizzare per migliorare l'attività in palestra.

Il programma è organizzato dal CSP Pontecchio che chiede coinvolgiate, anche per lo scopo benefico delle serate, amici, conoscenti e colleghi.

Il programma:  

Giovedì, 2 giugno, alle 21, spettacolo al teatro Comunale di Casalecchio di Reno

Venerdì, 3 giugno, alle 21, teatro Comunale di Casalecchio di Reno

Martedì, 7 giugno, alle 21,  teatro Comunale di Sasso Marconi

I biglietti sono già in prevendita da:

Info Sasso Marconi
Etruscottica Di Willy a Sasso Marconi
"Al Giurnaler" a Pontecchio
Mariquita Viaggi a Casalecchio di Reno

Per informazioni e prenotazioni biglietti, tel 3471537182 ( Serena) oppure 3334549491(Simone).

La 'fibrillazione fusioni dei comuni'.

Ma se di Marzabotto si è parlato nell'incontro di Sasso Marconi in cui si ipotizzava una possibile fusione 'Marzabotto- Monzuno – Sasso Marconi, ora Grizzana parla di sua ipotetica fusione con Marzabotto e Monzuno nel 'nome della Memoria'.. Grizzana rilancia quindi l'ente formato 'Grizzana - Marzabotto – Monzuno, conseguenza della fusione dei Comuni legati a Monte Sole, il cui nome dovrebbe essere appunto ' Comune di Monte Sole'.
Tutti 'scartano' Vergato. Quindi Vergato con chi si fonde?
E' la domanda che si pone Marco, dopo aver notato il documento approvato dalla giunta comunale di Grizzana Morandi, che si trova in  : 

 

Per un processo di aggregazione incentrato sui valori e la memoria

"Per un processo di aggregazione incentrato sui valori e la memoria"

Documento approvato dalla Giunta comunale.

notizia pubblicata in data: 30/05/2016




La Enews 429 di Matteo.






1. 1. E i marò?
Per settimane e per mesi ogni qualvolta scrivevo sui social i risultati concreti dell'azione di Governo, un gruppo di utenti rispondeva puntualmente: Sì, vabbè. E i marò? Legge elettorale? Sì, vabbè. E i marò? JobsAct? Sì, vabbè. E i marò? Riforma costituzionale, buona scuola, pubblica amministrazione, investimenti in cultura, 80 euro, variante di valico, Expo, Imu e Tasi? Sì, vabbè. E i marò?
In parte, ovviamente, dipende da un atteggiamento critico di chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, in tutto. Atteggiamento legittimo, sia chiaro. In parte, però, questo ritornello nasceva dalla sensazione di impotenza del Paese per una vicenda nata male - con responsabilità politiche e istituzionali evidenti anche da parte italiana - e proseguita peggio.
Adesso i marò sono in Italia. Sono tornati per un'azione di buon senso, paziente e non reclamizzata. E il buon senso ci deve continuare a guidare. Ecco perché siamo felici che questa manifestazione del 2 giugno sia la prima dopo anni in cui nessun nostro soldato è privato della propria libertà all'estero. Ma non utilizzeremo il 2 giugno per strumentalizzare alcunché.
Massimiliano e Salvatore sono di nuovo in Italia. Hanno il diritto di stare con le loro famiglie. Noi continueremo a lavorare con buon senso e serietà, senza strumentalizzazioni più dannose che inutili.
2. Il G7 e l'Italia stabile grazie alle riforme
Il Giappone ha ospitato il G7 ed è stato un appuntamento di grande interesse su tutti i fronti: dall'innovazione tecnologica alla robotica, dalle sfide ambientali agli obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite contro la povertà, dalle minacce terroristiche globali fino alle dimensioni geopolitiche dell'energia, dall'immigrazione alla necessità di scommettere sulla crescita e non solo sull'austerity. Su questo, ad esempio, è stato interessante notare come la stragrande maggioranza ormai condivida la necessità di insistere su stimoli fiscali e non solo monetari, linea sulla quale l'Italia si è attestata da tempo.
Ma, in generale, è interessante notare come ormai l'Italia abbia smesso di essere un problema a livello internazionale. Il combinato disposto di riforme più stabilità ha prodotto agli occhi dei nostri partner un capovolgimento della visuale molto interessante. Anche per questo insisto - ogni giorno, sempre di più - sull'incredibile valore che avrà il referendum di ottobre, anche per la credibilità del Paese all'estero. Il sito ormai è noto:
www.bastaunsi.it e il numero dei comitati cresce. Abbiamo superato le duecentomila firme e ci stiamo preparando al grande appuntamento del 16 giugno, quando in tutta Italia avremo migliaia di tavolini per festeggiare il mancato pagamento dell'Imu e della Tasi prima casa e le prossime misure del Governo: ma i tavolini serviranno anche e soprattutto per coinvolgere i cittadini. Qui il link per dare una mano anche a livello economico, qui l'appello dei 200 professori, qui il mio intervento alla Camera - punto per punto - per rispondere alle accuse del fronte del no. Basta un sì! Vi aspetto: matteo@governo.it
3. L'ottimismo, la fiducia, l'autostima
Tornato dal Giappone mi sono tuffato immediatamente in un giro per l'Italia, un po' stancante, ma fantastico. A Venezia per la Biennale di Architettura abbiamo firmato il decreto che stanzia 500 milioni per le periferie (qui un bellissimo pensiero di Renzo Piano, teorico - e pratico - del “rammendo”). A Trieste abbiamo siglato il protocollo per spendere i 50 milioni di euro assegnati dal decreto CIPE del primo maggio sul Porto Vecchio: incredibile luogo che può diventare un laboratorio di futuro impressionante, a condizione di rimetterlo a posto e dargli una visione unitaria. A Reggio Calabria abbiamo inaugurato quello che scherzando abbiamo chiamato Ponte SOTTO lo Stretto: il nuovo cavo energetico realizzato da Terna che permetterà agli italiani di risparmiare 600 milioni di euro dalla bolletta. Un capolavoro di ingegneria made in Italy che il mondo ci invidia (video). Perché in Italia si fanno anche cose come queste.
Ma come spiega oggi Ilvo Diamanti su
Repubblica il vero nemico da battere è il pessimismo. Giro come una trottola l'Italia, partecipo a inaugurazioni, cerco di trasmettere energia e entusiasmo perché sono assolutamente certo che il mondo di domani può vedere l'Italia protagonista. Quello che, in fin dei conti ci distingue da quelli che dicono sempre di no o che - più semplicemente - hanno paura, è che noi siamo convinti che questo mondo che corre veloce chieda qualità e bellezza, talento e creatività. Chieda Italia, insomma. Ma i cittadini globali di oggi, e gli italiani più degli altri, hanno paura del futuro. È come se lo considerassero una grande minaccia, non una grande opportunità.
Le trasformazioni della società fanno oggettivamente impressione. Interi settori economici rischiano di essere trasformati. Che succederà con la manifattura 4.0? E cosa produrranno le auto senza guidatore? Come vivere in un mondo dove si campa di più (evviva!), ma di conseguenza la spesa sanitaria deve essere ripensata? Potrei continuare.
Mi accusano di essere un dispensatore di ottimismo. Ma in realtà io vorrei soltanto recuperare la fiducia degli italiani nell'Italia. Siamo un grande popolo, ce l'abbiamo sempre fatta e questo mondo iperconnesso e ultrarapido paradossalmente valorizza al massimo le nostre qualità.
Dobbiamo tornare a credere in noi stessi, però. Gli economisti dicono che è il fattore fiducia, ma io userei una parola diversa: autostima. L'Italia deve tornare a volersi bene, a stimarsi, ad apprezzare ciò che viene fatto. Dobbiamo tornare ad ammirare chi ce la fa, non a invidiare chi ce la fa. Dobbiamo avere consapevolezza che questo Paese non è un Paese tra i tanti, ma ha le potenzialità per essere leader, non follower.
Il mio quotidiano assillo è questo: restituire autostima all'Italia.
Ci sono molte cose che non vanno, certo. Chi le può negare? Ma se ce la mettiamo tutta, le cose possono cambiare e noi lo stiamo dimostrando. Naturalmente si può sempre fare meglio. Si può fare sempre di più. Ma quelli che chiedono di fare meglio, diano una mano e ci sfidino in positivo, anziché sperare nell'autodistruzione del Paese.
Questo è il senso profondo del mio viaggio continuo nel Paese, da Pompei al porto vecchio di Trieste, dalla Etna Valley alle aziende innovative torinesi, dal cavo di Terna a Scilla in Calabria fino ai laboratori nel cuore del Gran Sasso.
Se l'Italia torna a credere in se stessa, non ce n'è per nessuno.
Vi leggo volentieri:
matteo@governo.it Per chi vuole approfondire alcune uscite pubbliche che ho fatto:
  • qui una lunga intervista a Avvenire;
  • qui una intervista al TG5;
  • qui la conferenza stampa della prima serata in Giappone.
Pensierino della sera.
Avrei mille altre curiosità da condividere. La gioia dei dati di ingresso nei musei (
qui il tweet del ministro Franceschini) e il fatto che continuiamo a scegliere direttori con bandi internazionali per altri dieci prestigiose istituzioni, come abbiamo fatto con Caserta e con le altre (domani, tra l'altro, è l'ultimo giorno per segnalare luoghi culturali da recuperare a bellezza@governo.it; alla mezzanotte di ieri erano arrivate oltre 74mila email per valorizzare circa 2.200 posti in giro per l'Italia). La curiosità di un sms che ho ricevuto da Maurizio Landini che ha affittato come Fiom la Leopolda riempiendola di bandiere del sindacato (link: ottima idea, compagno segretario, non ti chiederemo i diritti. Però ricordati c he quando si va alla Leopolda, poi, bisogna innovare altrimenti non funziona. E lo stupore per l'impresa straordinaria del grandissimo Vincenzo Nibali che ha vinto un Giro d'Italia con un finale che sembrava impossibile. Mai arrendersi, mai: questa la lezione dello Squalo.
Ma trovo giusto dedicare il pensierino della sera alla vicenda immigrazione.
Chi mi segue sa che quello che penso: si tratta di un fenomeno che durerà anni e che necessita di un'azione in Africa. Da farsi come Unione Europea, come abbiamo proposto. Finché non li aiuteremo per bene a casa loro, continueremo a cercare di tamponare, ma un tampone non è mai la soluzione. Finalmente qualcosa si muove e l'Unione Europea pare intenzionata a scommettere davvero sul
Migration Compact proposto dall'Italia. Ma nel frattempo siamo orgogliosi di quelle italiane e quegli italiani che ogni giorno - rischiando la propria - salvano centinaia di vite umane. Come fa il dottor Pietro Bartolo a Lampedusa, la cui storia ho ricordato al tavolo del G7 come esempio. Come fanno donne e uomini della Marina Militare, della Guardia Costiera, delle forze dell'ordine. Quello che un po' stride, e talvolta mi sembra meschino, è l'atteggiamento di chi grida e urla, in questi casi. Di chi usa sui media, e non solo, parole come: sistema al collasso, emergenz a, invasione. Stiamo parlando di numeri che sono più o meno - a seconda delle settimane - gli stessi degli ultimi due anni. Un decimo di quelli che ha preso la Germania lo scorso anno. Sono numeri che nella percezione mediatica sembrano molto più grandi. Ma sono numeri in media con il passato e non superiori a altri paesi. Il punto è che non sono solo numeri. Ma sono bambini che muoiono nelle stive. Mamme che accettano di rischiare la vita e farla rischiare ai propri figli, tale e tanta è la loro disperazione. Non sono solo numeri. Dunque, io dico: aiutiamoli a casa loro davvero, con la cooperazione internazionale e un diverso modello di aiuti allo sviluppo. Nel frattempo salviamo quante più vite umane possibili, sapendo che non c'è nessuna invasione: i numeri sono sempre gli stessi, più o meno. C'è una grande crisi umanitaria nel Mediterraneo e non solo nel Mediterraneo: noi proponiamo di affrontarla con determinazione e vision e a medio termine, non inseguendo le paure o i voti. Il nostro modello di gestione dell'emergenza - a differenza di altri Paesi - non ha situazioni di disagio come i campi di Idomeni o di Calais. L'Italia c'è, con i suoi valori e con la sua forza. Aspettando che anche il resto di Europa si renda conto fino in fondo dell'importanza politica e umana di questa sfida.



Casalecchio di Reno. La 3AE del Leonardo da Vinci presenta i risultati di un'indagine statistica.



Domani, mercoledì 1 giugno, alle 15, presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, verranno presentati i risultati di un'indagine statistica svolta dagli studenti del Liceo Leonardo da Vinci , in collaborazione con Istat, su consumi culturali e soddisfazione per i servizi degli utenti di Casa della Conoscenza.
Tra i mesi di marzo e aprile, un gruppo di studenti della classe 3AE del Liceo Scientifico Statale ha svolto un'indagine statistica sugli interessi culturali degli utenti della Casa e sulla loro soddisfazione per i servizi ricevuti. L'indagine, svolta con l' Istituto Nazionale di Statistica, ha coinvolto ben 887 utenti della struttura, consentendo di tracciarne un profilo socio-demografico e di verificarne i consumi culturali generali (lettura di quotidiani, frequenza a spettacoli e mostre) e la soddisfazione/insoddisfazione per i diversi servizi offerti.


Nell'incontro di presentazione, dopo la registrazione dei partecipanti, Marco Ricci, responsabile della sede Istat per l'Emilia-Romagna, illustrerà in un suo intervento "L'Istat e la promozione della cultura statistica". A seguire, Alfiero Salucci, docente del Liceo, interverrà su "Orientamento e alternanza scuola lavoro: l'avvio di un percorso di alleanza fra scuola e territorio". Gli studenti della classe 3AE del Liceo presenteranno quindi la propria esperienza di rilevatori e tutti i più significativi risultati dell'indagine.

La partecipazione è libera

Per informazioni: Tel. 051.598243 – E-mail info@casalecchiodelleculture.it



lunedì 30 maggio 2016

I ciclisti 'Over 70' pellegrini a San Luca per ricordare tre amici.


Il gruppo dei ciclisti Stelvio Over 70 di Sasso Marconi, al seguito del fondatore Giancarlo Maini, si è ritrovato alcuni giorni fa per un'altra 'scalata': quella al Colle della Guardia con meta il Santuario di San Luca e questa volta lo ha fatto per ricordare tre amici particolari. Il primo, Mauro Talini, il ciclista diabetico insulino-dipendente, morto il 13 maggio 2012 in Messico, investito da autocarro mentre era impegnato nell'impresa di percorrere in bici e in solitaria l'intero continente americano, per dimostrare che la malattia non è un limite e per raccogliere fondi destinati a bambini abbandonati. Il secondo, Romano Venturini, scomparso il 13 maggio 2009, amico da sempre di Maini e soprannominato 'uomo del sole' poiché, racconta Giancarlo, prima di morire gli promise il beltempo in ogni importante uscita del gruppo. “E io,” spiega Maini, “ il giorno prima di ogni tappa gli recito una preghiera con cui gli chiedo una giornata di sole”. Il terzo è Gino Drusiani, scomparso a Casalecchio due mesi fa.
Prima della partenza per San Luca il gruppo è stato ricevuto nel cortile della Curia dall'arcivescovo Matteo Zuppi, il quale, dopo aver benedetto i ciclisti – pellegrini, ha detto di apprezzare lo slogan stampato sulle magliette con cui da anni gli Over 70 corrono. 'ragazzi non fumatevi la vita ', a significare l'importanza di una vita sana e lontana dai vizi, in particolare quello della droga, per raggiungere in salute ed efficienza una età ragguardevole. Il Gruppo è formato infatti da cicloamatori, tutti abbondantemente oltre i settant'anni e Maini, ad esempio, ne ha ottantuno.
La pedalata è stata affronta percorrendo la strada di Casaglia in compagnia del sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso e di quello di Monzuno, Marco Mastacchi, che è salito a piedi, essendo questi un noto camminatore, reduce dalla camminata Monzuno-Roma di due mesi fa. 
Ad accogliere i ciclisti a San Luca, il vicesindaco di Sasso Marconi, Marilena Lenzi, accompagnata dai ragazzi del Centro Disabili 'Modiano'. 


 

Carabinieri e Ispettorato del lavoro hanno 'setacciato' la zona universitaria di Bologna: raffica di multe per bar e locali.

Foto dei Carabinieri di Bologna.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna  

I Carabinieri e il personale dell’Ispettorato del lavoro, coadiuvati dai militari del 5° Reggimento Carabinieri Emilia-Romagna, hanno eseguito un controllo straordinario degli esercizi pubblici che si trovano nella zona universitaria, in particolare quelli tra via San Vitale e Via Zamboni. L’attività, che ha visto l’impiego di una trentina di operanti, civili e militari, ha portato all’identificazione di 120 persone e all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 15.000 euro.
Dei 22 locali ispezionati, tra cui laboratori artigianali, pizzerie al taglio, pub e bar, 13 non erano in regola e nei loro confronti sono stati emessi, a vario titolo, i seguenti provvedimenti: sospensione dell’attività imprenditoriale per superamento della percentuale del 20% dei lavoratori in nero sui lavoratori presenti (2 su 3 – 66% € 2000,00); 2 maxi sanzioni per lavoro nero D.Lgs 151/2015 (€ 3000,00 con diffida al mantenimento del sevizio per 90 gg.); violazione in materia di apprendistato D.Lgs 167/2011 e successive modifiche e integrazioni con applicazione dell’art. 14 del D.Lgs 124/2004 (disposizione a recuperare il debito formativo € 1032,75); violazione art. 39 c. 1° e 2° D.Lgs 112/2008 e successive modifiche e integrazioni D.Lgs 151/2015 (omessa registrazione ore di lavoro sul libro unico lavoro e recupero imponibili contributivi da quantificarsi); maxi sanzione per lavoro nero D.Lgs 151/2015 (€ 1500,00 con diffida al mantenimento in servizio per 90 gg.); art. 4 bis D.Lgs 181/2000 e successive modifiche (omessa consegna del contratto di lavoro € 250,00); violazione art. 39 c. 1° e 2° D.Lgs 112/2008 e successive modifiche ed integrazioni D.Lgs 151/2015 (omessa registrazione ore di lavoro sul LUL + recupero imponibile contributivo da quantificarsi; omessa contribuzione Legge 389/1989 e violazione art. 14 D.Lgs 66/2003 (violazione obbligo visita medica per lavoro notturno € 1032,75).



In arrivo a Bologna altri 630 profughi «Hub pieno, li ospiteremo nelle tende». Il Viminale fissa la nuova quota per l’Emilia-Romagna. Le preoccupazioni della Prefettura.

Proposto da Marco:



Nuovo boom di arrivi all’Hub di via Mattei. È di venerdì sera l’ultimo telegramma dal Viminale con l’ultima quota stabilita per l’Emilia-Romagna: 630 profughi provenienti direttamente dagli sbarchi di queste ore. Settanta persone per ogni provincia che verranno trasferiti dopo la prima accoglienza nell’ex Cie.
Nonostante questa quota sia inferiore rispetto a quella dei mesi scorsi (737 arrivi) c’è un fattore che questa volta potrebbe rendere più difficile l’accoglienza: i tempi degli arrivi. Se i migranti dell’ultima tornata sono arrivati in un mese e mezzo, questa volta i 630 richiedenti asilo potrebbero arrivare sotto le Due Torri già nei prossimi tre giorni, raggiungendo in fretta il numero stabilito dal Viminale.
Per l’Hub di via Mattei, dunque, potrebbe riaprirsi la possibilità di allestire le tende per l’emergenza, come è accaduto a luglio 2015, quando l’ex Cie era al gran completo. «La situazione al momento è sotto controllo. Stiamo provvedendo ai trasferimenti e ci stiamo preparando agli arrivi», tranquillizza la Prefettura. Ma nei prossimi giorni la situazione potrebbe cambiare: «Arriveremo alla quota pattuita dei 630 in breve tempo e non escludiamo di dover tornare a montare le tende all’interno dell’Hub». Tende fornite dalla Prefettura che l’anno scorso, oltre al momento dell’emergenza, sono state utilizzare per diverse settimane.
Saranno uomini, donne e probabilmente anche bambini che sono sbarcati sabato a Catania e sbarcheranno nei prossimi giorni. Domenica i primi arrivi da Catania, poi da Porto Empedocle e da Augusta. Approderanno in Emilia-Romagna subito dopo la traversata e alcuni di loro, molto probabilmente, avranno indosso ancora la coperta termica gialla che viene data appena toccano la terraferma.
A oggi i migranti accolti in tutta la Regione sono 6.713. A Bologna i richiedenti asilo nelle diverse strutture del territorio sono 1.262, a seguire c’è la provincia di Modena con 841 profughi, e quella di Parma con 806. A Piacenza, invece, le persone accolte sono 546 e a Ferrara 562. Le altre province accolgono all’incirca 700 migranti. Gli arrivi di questi giorni sono quelli più massicci del 2016 . L’anno scorso l’ondata migratoria è sempre stata abbastanza costante, senza toccare picchi se non a luglio quando è stato necessario allestire appunto una sorta di tendopoli in via Mattei. Ma all’Hub non ci sono solo le persone che arrivano direttamente dagli sbarchi in Sicilia, ci sono anche molte persone che arrivano da sole dopo essersi presentate nelle diverse prefetture della Regione. Questo perché soprattutto i pachistani, gli afgani e i bengalesi tentano la fortuna dalla rotta dei Balcani, ma dall’Austria, dalla Francia e dalla Germania vengono respinti e a quel punto il primo approdo utile per loro è l’Italia.
Negli ultimi sei mesi all’Hub di via Mattei sono arrivati all’incirca 200 persone da sole. Cifra a cui si aggiungono altri numeri, seppure molto più bassi, dei cosiddetti «dublinanti », quei migranti che identificati in Italia, a Bologna, sono riusciti a superare i confini senza essere controllati e hanno attraversato diversi Stati prima di arrivare in Norvegia e in Svezia: è lì che si sarebbero voluti trasferire fin dal principio, ma per la normativa prevista dalla Dublino II, la terra di approdo in cui si è identificati per la prima volta sarà la terra in cui chiedere l’asilo politico o qualsiasi altra forma di protezione internazionale. Quindi si torna sotto le Due Torri. La crescita dei flussi migratori a Bologna ha portato anche a un aumento delle espulsioni di cittadini extracomunitari con accompagnamento alla frontiera che fanno segnare un più 69%, passando nell’ultimo anno da 52 casi a 88.

A Monzuno si aspetta l'estate così.


Stefano Battistini informa:


Affinchè l'attesa dell'estate non sia noiosa, MERCOLEDI' PROSSIMO 1 GIUGNO A MONZUNO è stato programmato un mercatino serale dal titolo 'ASPETTANDO L'ESTATE....A MONZUNO'.

Dalle 19 il centro cittadino ospiterà bancarelle con oggetti realizzati dagli artisti-artigiani locali, di HOBBISTICA e di ARTE DELL'INGEGNO.

INOLTRE SARA' IN FUNZIONE LO STAND CON CRESCENTINE E SALUMI.

DALLE 20 SPETTACOLI E INTRATTENIMENTI PER BAMBINI CON FANTATEATRO, GIOCOLIERI E TRUCCABIMBI .





Sasso Marconi - Passeggiata sulle colline marconiane con raccolta delle ciliegie.

Ha il titolo 'L’appetito vien… camminando' il volantino con cui il Comune di Sasso Marconi informa che è stata programmata per giovedì prossimo, 2 giugno, Festa della Repubblica, una escursione adatta a tutta la famiglia sulle colline di Pontecchio con raccolta delle ciliegie. 
Una occasione per unire il 'piacevole al piacevole'. 




domenica 29 maggio 2016

Sasso Marconi: è presente un nuovo editore di libri per bambini.

 
Una start up , da Sasso Marconi a Barcellona e ritorno.


Protagonista il sassese Lorenzo Fasanini, che si presenta e presenta la sua idea di una casa editrice che pubblica libri per bambini.


Da quasi tre anni sono tornato in Italia,” scrive Lorenzo, “ dopo circa 8 anni vissuti a Barcellona lavorando nel settore editoriale, e a gennaio ho aperto una casa editrice di libri per bambini a Bologna, in società con un editore spagnolo per il quale avevo lavorato durante la mia esperienza in Spagna.
La casa editrice si chiama Picarona Italia: la nostra web è www.picarona.it e siamo ovviamente presenti anche su Facebook al link 'Picarona Italia, Libri per l’infanzia'.

Per questo primo anno abbiamo in programma un piano editoriale piuttosto nutrito (circa 20 titoli previsti), con i primi due titoli in uscita tra un paio di settimane e distribuzione a livello nazionale in tutte le librerie e catene, ma ancora ci manca una certa visibilità mediatica per promuovere sia la casa editrice che le nostre novità.
Da qui l’idea di farmi conoscere e lanciare da qui questa mia idea che mi ha spinto a tornare in Italia per mettere a frutto qua le esperienze acquisite con la costituzione di una società insieme a un editore spagnolo per rivolgere una attenzione speciale alla letteratura per l'infanzia!”

Lorenzo Fasanini | Editore
PICARONA ITALIA


Una delle novità di Picarona

Sasso Marconi ha accolto il cardinale Zuppi per l'insediamento del nuovo parroco. Lunedì il Cardinale sarà a Colle Ameno.

Don Paolo Russo è da oggi ufficialmente il parroco di Sasso Marconi. Lo ha insediato l'arcivescovo cardinale Matteo Zuppi, giunto nella piazza davanti al Santuario alle 9.45 per celebrare la cerimonia solenne. Tanti  erano i fedeli in attesa ed egli ha fatto il suo ingresso su una modesta utilitaria, come nel suo stile umile e fuori dai cerimoniali vistosi.

Sceso dall'auto è stato accolto dal nuovo parroco, dal sindaco Stefano Mazzetti,  dalle autorità militari, da una rappresentanza della Pubblica Assistenza e dal Gruppo Scout. 

Un primo applauso caloroso è partito spontaneamente dai cittadini presenti in piazza e il Cardinale si è fermato a lungo a conversare amabilmente con tutti. Poi un secondo applauso ha accolto il corteo in chiesa dove già una folla di fedeli si preparava alla funzione religiosa.
Solo una sosta per accarezzare alcuni bambini al centro della navata, poi l'alto prelato, don Paolo e i ministri si sono disposti all'altare con l'accompagnamento del coro e del concerto di campane che ha sottolineato l'importante avvenimento della accoglienza del nuovo pastore della comunità.

Questo è il primo conferimento della carica di parroco che celebro nella diocesi di Bologna”, ha esordito il cardinale Zuppi. “A Roma, dove esercitavo il mio ministero, mi è capitato diverse volte, ma qui a Bologna è il primo caso e sono contento che sia proprio qui a Sasso Marconi”.

Quindi è stata letta la bolla ufficiale nella quale si ricordava anche la scomparsa quasi un anno fa del canonico don Dario Zanini che ha retto la parrocchia per ben 57 anni.


 

Fra i tanti presenti, oltre ai genitori di don Paolo, molti parrocchiani di San Lorenzo di cui don Paolo è già la guida spirituale, il produttore televisivo Bibi Ballandi, e il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia. 




Domani sera, lunedì 30 maggio, il Cardinale parteciperà all'incontro che si terrà alle 17.30 nella Sala delle Decorazioni nel Borgo di Colle Ameno sull'ENCICLICA LAUDATO SI ... PER CONOSCERE E COMPRENDERE IL GRANDE PATRIMONIO da PRESERVARE, come scrisse Francesco d'Assisi ...per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba....

I posti in Sala Decorazioni sono contenuti, chi è interessato prenoti scrivendo a:
coseincomune@smarconi.provincia.bologna.it

Si raccomanda la puntualità




 

Lagaro ospita il Saggio Finale di AMGELS.



MARINA, dell'Associazione AMGELS, informa:

Anche quest'anno è stato programmato il 'saggio finale' dell'Associazione Amgels e per la prima volta non si terrà a Rioveggio. Avremo una nuova "location, un po'  fuori "dal Comune".....a Lagaro.... e saremo in versione serale. Il saggio si terrà infatti

mercoledì 1 giugno,  alle 21, nel cinema di Lagaro.

Non potete mancare, anche perché lo spettacolo si preannuncia interessante...........e con qualche interessante novità....
Per informazioni:
www.amgels.it - amgels@libero.it







La Giornata della Raccolta alimentare a Sasso Marconi ha fatto il pieno: 3.000 prodotti a favore delle famiglie in difficoltà.


Il Comune di Sasso Marconi informa:  

Sono tanti i cittadini che hanno sostenuto la 1ª Giornata della Raccolta alimentare promossa il 14 maggio scorso, nei supermercati Coop di Sasso Marconi, da Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con l’Amministrazione comunale (Assessorato ai Servizi Sociali) e i volontari del progetto “Brutti ma buoni”.  

Nata con l’obiettivo di dare un aiuto alle famiglie meno abbienti, l’operazione ha coinvolto una quarantina di volenterosi operatori (volontari delle associazioni della Consulta comunale del Sociale, rappresentanti di ANPI e Pro Loco, privati cittadini) che, per tutta la giornata, hanno presidiato i punti vendita Coop del capoluogo e di Borgonuovo, curando la raccolta dei prodotti che i clienti hanno scelto di devolvere a questa iniziativa di solidarietà.

Grazie alla generosità dei cittadini, è stato possibile raccogliere quasi 3.000 tra generi alimentari e prodotti per l’igiene e per la casa (tra cui ben 955 confezioni di cibo in scatola e oltre 1000 pacchi di pasta, riso e farina), di cui beneficeranno i nostri concittadini meno fortunati: i prodotti raccolti saranno infatti distribuiti alle famiglie in difficoltà del territorio, segnalate dai Servizi Sociali del Comune.


Nella foto: alcuni volontari assieme all’Assessore ai Servizi Sociali di Sasso Marconi, Carla Mastrapasqua, durante la Giornata della Raccolta alimentare





Cassazione: il cittadino può arrestare il delinquente colto in flagranza di reato.

Segnalato.

Cassazione: il cittadino può arrestare il delinquente colto in flagranza di reato 

Quando la nozione di "inseguimento" ad opera della forza pubblica comprende anche l'arresto di chi è "trattenuto" dal cittadino nella sentenza n. 13001/2016.
Forse non tutti sanno che il codice di procedura penale all'art. 383 autorizza ogni persona a procedere all'arresto in flagranza, quando si tratta di delitti perseguibili di ufficio. In tal caso la persona che ha eseguito l'arresto deve senza ritardo consegnare l'arrestato e le cose costituenti il corpo del reato alla polizia giudiziaria, la quale redige il verbale della consegna e ne rilascia copia.
La sopra riportata procedura va, però, puntualmente ossequiata altrimenti si rischia che l'arresto effettuato dall'eroico cittadino venga vanificato dal provvedimento del giudice che non convalida l'arresto. 
È quanto accaduto presso il Tribunale di Rimini, anche se la Corte di Cassazione ha sostanzialmente rimediato all'inconveniente dettando principi importanti.
Ma veniamo alla storia, una come tante altre, di borseggi, scippi, furti che avvengono quotidianamente in strada o sui mezzi pubblici, condotte delittuose che metteno a rischio la serenità e l'incolumità dei cittadini.
Il maldestro ladro aveva infilato la mano nella borsetta di una signora, ma il tentativo di furto veniva sventato dal proprietario di un bar che tratteneva il ladro fino all'arrivo dei Carabinieri che procedevano all'arresto. 
Tutto bene quel che finisce bene! Non è così perché il ladro non finisce in galera in quanto il Tribunale, in sede di giudizio direttissimo, non convalidava l'arresto ritenendo che non ricorressero le ipotesi previste dall'art. 383 e 380 del codice di procedura penale che autorizzano l'arresto obbligatorio in fragranza di reato rispettivamente operato da cittadini (art. 383 c.p.p) e dalla forza pubblica (art. 380 c.p.p). 
Tutto ruota attorno alla cosidetta flagranza di reato e all'arresto obbligatorio!
In buona sostanza, nella vicenda in esame il Tribunale ha ritenuto che l'imputato, era solo stato "trattenuto" dal proprietario dell'esercizio pubblico in attesa dell'arrivo, per altro immediato, dei Carabinieri, che avevano poi provveduto (autonomamente) all'arresto (ex art. 381, comma 2, lett. g, c.p.p.). Ciò era deducibile, secondo i giudici di prime cure, anche dall'assenza delle procedure sopra indicate previste per l'arresto da parte di persone diverse dagli operanti di polizia giudiziaria.
Il procuratore della Repubblica non ci sta e ricorre prontamente alla Corte di Cassazione che, con sentenza n. 13001/2016 (Presidente D'ISA - udienza 24.2.2016), ha annullato il provvedimento rinviando gli atti al Tribunale per l'ulteriore corso.
In tema di arresto - precisa la Suprema Corte - secondo la giurisprudenza consolidata, "la nozione di quasi flagranza di cui all'art. 382 c.p.p., non va intesa rigidamente e, comunque, avendo riguardo esclusivamente al criterio quantitativo del lasso temporale dalla commissione del fatto. Ciò in quanto la previsione dell'arresto di chi sia "sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima" trova fondamento nell'esigenza di un legame materiale della persona con il fatto".
Deve cioè esistere "una stretta connessione temporale tra il reato e la sorpresa con tracce dello stesso", sì che l'azione per raggiungere ed arrestare l'autore dell'episodio criminoso possa ritenersi svolta senza soluzione di continuità.
Inoltre, la nozione di "inseguimento" ad opera della forza pubblica comprende ogni attività di indagine e ricerca finalizzata alla cattura dell'indiziato di reità, quand'anche la stessa si protragga nel tempo, purché non subisca interruzioni dopo la commissione del reato.
Applicando tali principi alla vicenda in esame nella quale l'imputato venne "trattenuto" dal proprietario del bar in cui si sono svolti i fatti sino all'arrivo dei Carabinieri che procedettero al suo arresto, la Corte ha ritenuto che tale situazione realizza l'"inseguimento" dell'indagato nei termini sopra precisati. 
Per la Corte non ci sono dubbi, l'esigenza del legame materiale della persona con il fatto, presidiato anche dall'esigenza che non vi sia soluzione di continuità tra la sua commissione e la reazione dei consociati, è pienamente ravvisabile nelle circostanze che accompagnarono l'arresto dell'imputato. 
In conclusione, il giudice negando la convalida dell'arresto ha fatto malgoverno dei principi innanzi enunciati.
Morale della favola, ogni qualvolta il cittadino procede ad un arresto per reati procedibili d'ufficio è necessario che venga rispettata la procedura che prevede la consegna delle cose costituenti il corpo di reato e del delinquente all'Autorità giudiziaria con redazione di un apposito verbale, in mancanza l'arresto in flagranza potrà essere convalidato solo se, come accaduto nel caso di specie, l'arresto dell'autore dell'episodio criminoso da parte degli agenti possa ritenersi svolto senza soluzione di continuità ovvero senza interruzioni tra la commissione del fatto di reato e l'arresto e, quindi, ricondotto alla nozione di "inseguimento".