domenica 13 marzo 2016

Gli emiliani calano per la prima volta dopo vent'anni. Istat: 3mila residenti in meno nel 2015. Cresce la mortalità rispetto ai nuovi nati.

Da R.it Bologna.

Gli emiliani calano per la prima volta dopo vent'anni


L’Emilia Romagna si restringe. E non accadeva da vent’anni. Nel 2015 la popolazione residente in regione registra infatti un primo calo, significativo anche se lieve. Si tratta di 3mila persone in meno, nemmeno l’un per mille del totale. Sufficiente, però, per incidere. Una prima battuta d’arresto al trend di crescita che dominava ormai dal londano dal 1996.
"Cambiamento rilevante". A parlare sono i dati diffusi qualche giorno fa dall'Istat. Al primo gennaio 2016 la conta dei residenti emiliano romagnoli si ferma a quota 4 milioni e 447mila, che significa 3mila e 500 persone in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È bene premettere che si tratta di stime, elaborate su dati parziali. Ma, stando al sito della Regione, si può già parlare di "un cambiamento rilevante nella situazione storica che, dagli anni cinquanta in avanti, aveva sempre visto aumentare gli abitanti, salvo che nel periodo 1984-1989".
Natalità e mortalità. In realtà, guardando sempre alle serie storiche dell’Istat, anche nei primi anni ’90 si è registrata una nuova flebile contrazione. Solo a partire dal 1996 la crescita è ripresa decisa. Un trend rimasto costante nel tempo (anche se il sito di statistica della Regione, che presenta dati diversi da quelli Istat, fotografa una contrazione già nel 2014), che sembra però subire ora una prima frenata. Secondo viale Aldo Moro il calo sarebbe da attribuire alla cosiddetta componente naturale, ormai negativa dalla metà degli anni settanta ma "per la prima volta non compensata dalla dinamica del saldo migratorio". In altre parole, nel 2015 abbiamo assistito ad un ulteriore contrazione delle natalità, che già nel quinquennio precedente erano calate di 5mila unità. E, soprattutto, ad un vero e proprio picco di mortalità: l’11% in più, che tradotto in valore assoluto restituisce curiosamente proprio 3mila e 400 decessi.

Sulle cause si procede ancora per ipotesi: dalla variabile strutturale all’"effetto rimbalzo che si ha dopo periodi di contrazione". Nel 2013 e 2014, infatti, è stata riscontrata una diminuzione delle scomparse. Il macabro calcolo che contrappone nascite a decessi è impietoso. Nel 2015, infatti, sono morte 16mila persone in più rispetto a i nuovi nati. L’Emilia-Romagna, comunque, è in buona compagnia. A livello nazionale la popolazione è calata di 140mila unità, e solo Lombardia e Trentino hanno un saldo positivo, e in alcune regioni, vedi Liguria, si arriva all’8‰.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

dobbiamo fare posto agli extracomunitari, ai profughi e ai clandestini tutti mantenuti da chi riuscirà a sopravvivere senza più procreare.

Anonimo ha detto...

10.12, smettila di dire sciocchezze ( evito di essere prosaico ) prendi il Viagra, nascondi le pillole della partner e tiraci dentro. Vediamo se riusciamo a pareggiare poi palla al centro e via di nuovo.
sburdlon

Anonimo ha detto...

Da qua se ne vanno tutti, non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti.

Anonimo ha detto...

Ma dove vuoi andare?
In Inghilterra? Nei paesi dell'est? In Germania? In qualche paese del nord Africa?
Ti rimane Trump, prova!
Ma se non sei mai stato così bene! E ricorda che tutto è relativo e non sempre l'erba del vicino è più verde.
sburdlon

Anonimo ha detto...

MA dài, riprodursi va bene, ma con Trump.... che schifezza, ti nasce direttamente il figlio con il parrucchino!

Luigino ha detto...

Donald al posto del cervello ha uno scoiattolo, quello che si vede in testa non è un parrucchino ma la coda dello scoiattolo.