domenica 29 novembre 2015

Terza direttiva sull'inquinamento luminoso: cosa cambia.


Su sollecitazione: 

La Terza Direttiva  per l'applicazione dell'art. 2 della Legge Regionale 29 settembre 2003, n. 19 "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" , approvata con DGR n. 1732/2015 e pubblicata sul BUR n.299 del 20/11/2015  aggiorna i criteri in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e sostituisce la direttiva approvata con DGR 1688/2013.
Il testo è frutto del lavoro congiunto del Gruppo di coordinamento regionale che riunisce: il Servizio regionale Energia, Comuni, Province ARPA, i principali gestori dell'energia, l'UNAE (Albo degli Installatori), le associazioni di difesa del cielo notturno, le associazioni di progettisti e professionisti dell'illuminazione, l' ente di certificazione IMQ e diversi produttori di apparecchi a LED e non.

Cosa cambia

  • Piano della Luce : proroga di un anno ai Comuni per la redazione del piano
  • Zone di protezione dall'inquinamento luminoso : ammesso l'uso di LED con temperatura di colore fino a 3000°K
  • Direttive Habitat  e Uccelli :  possibilità di usare LED color ambra (con lunghezza d'onda di picco indicativamente a 590nm), meno impattanti sull'ecosistema
  • Contenuti necessari:  inserita modulistica  per le comunicazioni / certificazioni / dichiarazioni dei soggetti previsti (utile a limitare le richieste di integrazione)
  • Rischio fotobiologico  (danni agli occhi): aggiornamento dei riferimenti di legge per la certificazione degli apparecchi 
  • Risparmio energetico:  possibile uso di illuminazione di tipo "adattivo" (varia automaticamente al variare delle condizioni meteo/giornaliere)
  • Indicazione di inserire, oltre agli orologi astronomici, relè crepuscolari  (comandano l'accensione anche in condizioni anomale di scarsa luminosità)
  • Riqualificazione impianti esistenti:  specificazione del regime a cui sono sottoposti i nuovi impianti e identificazione dei parametri tecnici che possono non essere rispettati in caso di oggettiva impossibilità
  • Impianti particolari  (sportivi, illuminazione architettonica, aree verdi, insegne luminose): miglioramento dei requisiti tecnici previsti.

DGR N. 1732/2015 sul BUR n.299 del 20/11/2015

Terza direttiva sull'inquinamento luminoso: cosa cambia

La Terza Direttiva  per l'applicazione dell'art. 2 della Legge Regionale 29 settembre 2003, n. 19 "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" , approvata con DGR n. 1732/2015 e pubblicata sul BUR n.299 del 20/11/2015  aggiorna i criteri in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e sostituisce la direttiva approvata con DGR 1688/2013.
Il testo è frutto del lavoro congiunto del Gruppo di coordinamento regionale che riunisce: il Servizio regionale Energia, Comuni, Province ARPA, i principali gestori dell'energia, l'UNAE (Albo degli Installatori), le associazioni di difesa del cielo notturno, le associazioni di progettisti e professionisti dell'illuminazione, l' ente di certificazione IMQ e diversi produttori di apparecchi a LED e non.

Cosa cambia

  • Piano della Luce : proroga di un anno ai Comuni per la redazione del piano
  • Zone di protezione dall'inquinamento luminoso : ammesso l'uso di LED con temperatura di colore fino a 3000°K
  • Direttive Habitat  e Uccelli :  possibilità di usare LED color ambra (con lunghezza d'onda di picco indicativamente a 590nm), meno impattanti sull'ecosistema
  • Contenuti necessari:  inserita modulistica  per le comunicazioni / certificazioni / dichiarazioni dei soggetti previsti (utile a limitare le richieste di integrazione)
  • Rischio fotobiologico  (danni agli occhi): aggiornamento dei riferimenti di legge per la certificazione degli apparecchi 
  • Risparmio energetico:  possibile uso di illuminazione di tipo "adattivo" (varia automaticamente al variare delle condizioni meteo/giornaliere)
  • Indicazione di inserire, oltre agli orologi astronomici, relè crepuscolari  (comandano l'accensione anche in condizioni anomale di scarsa luminosità)
  • Riqualificazione impianti esistenti:  specificazione del regime a cui sono sottoposti i nuovi impianti e identificazione dei parametri tecnici che possono non essere rispettati in caso di oggettiva impossibilità
  • Impianti particolari  (sportivi, illuminazione architettonica, aree verdi, insegne luminose): miglioramento dei requisiti tecnici previsti.

DGR N. 1732/2015 sul BUR n.299 del 20/11/2015

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