sabato 25 aprile 2015

MARCO ROMANO 3 : LA CITTA’ COME OPERA D’ARTE



L’angolo di Marco Leoni

                                                                         








“L’EDUCAZIONE  ALLA  BELLEZZA
  NON  PUO’  ESSERE  ESPRESSA
  IN  UN  MANUALE,
  MA  SOLO  ATTRAVERSO  LA
  CONTEMPLAZIONE  DI  CIO’
  CHE  E’  BELLO”


                                                        
 SIMBOLI  E  MONUMENTI

            MA  QUANT’E’  BELLA  BOLOGNA !!!

Questa meravigliosa nostra città rientra certamente a pieno titolo fra le moltissime città italiane costruite come   opere d’arte.
In ogni angolo del suo  Centro Storico  è possibile percepire  L’INTENZIONE ESTETICA  di chi l’ha costruito.
Ricca di  TEMI  COLLETTIVI,  PIAZZE, STRADE  TEMATIZZATE,  PALAZZI  frutto

di una bella architettura che ha saputo progettarli con grazia, signorilità e garbo, palazzi che nascondono spesso al loro interno deliziosi giardini, simbolo di una società opulenta sì, ma capace di godersi la vita con discrezione suscitando così più ammirazione che invidia.  Una città che è impossibile non amare, di un amore profondo, totale, duraturo. Una città che ancora ti accoglie, ti protegge, ti abbraccia nonostante la terribile ferita al cuore del suo recente passato.

Guardarsi attorno in Piazza Maggiore rimane nel tempo una esperienza emozionante.
Passeggiare per Ugo Bassi e Rizzoli con sullo sfondo le due torri è un vero piacere, come lo è ancora fare una vasca sotto al Pavaglione o entrare in via Orefici e risalire le

stradine che portano in via Pescherie Vecchie, in via Clavature, al Mercato di mezzo dove si respira ancora il sapore della vecchia Bologna fino a raggiungere Galleria Cavour tempio del lusso.

       Le scalinate di S. Petronio e piazza Santo Stefano sono altrettanti luoghi pieni di fascino.
       E se possiamo ancora godere di tutto ciò il merito va sicuramente riconosciuto all’Arch. PierLuigi Cervellati che, a suo tempo, ha saputo difendere energicamente il  Centro Storico  della città, ergendosi a paladino e custode, impedendo le incursioni di improbabili interventi di architettura moderna, che solamente in rarissimi casi riescono a creare situazioni interessanti quando appunto si inseriscono in un contesto antico.
Pertanto l’integrità del Centro Storico è argomento della massima importanza e difenderlo da   interventi urbani impropri   è assolutamente necessario perché questi possono compromettere e disturbarne la sua   perfetta armonia.
 
IL  CENTRO  STORICO  VA  CONSIDERATO  COME  FOSSE  UN  MONUMENTO e come tale va semplicemente restaurato quando se ne presenta la necessità.
L’unico tentativo di inserire un elemento di modernità nel Centro è rappresentato dalle  cosidette  “GOCCE” dell’ Arch. Mario Cucinella che, per quanto mi riguarda, ho considerato decisamente  disturbanti  e, non me ne voglia l’architetto, ma ho condiviso il loro smontaggio e a tuttora non ne avverto la mancanza.





Monumento simbolo di Bologna è sicuramente la Fontana del Nettuno, il Gigante
(al Zigant) come soprannominato dai bolgnesi per le sue dimensioni, voluto dal Cardinale  di Bologna Carlo Borromeo in onore del neo eletto papa, e suo zio materno, Pio 4°.
Sorge nella piazza nel 1564 ad opera dello scultore fiammingo Jean de Boulogne di Doual, detto il Giambologna su progetto dell’Arch. e pittore palermitano Tommaso Laureti.
Ora, avendo necessità di importanti interventi di restauro, il Resto del Carlino si è fatto promotore di una lodevolissima iniziativa, invitando tutti i bolognesi a contribuire con piccole e grandi donazioni alla realizzazione dei lavori e la città intera ha risposto con la solita prontezza  perché lo sente suo e guai a chi glielo tocca!!!       DIMOSTRAZIONE  DI  QUANTO  UN  MONUMENTO  POSSA RAPPRESENTARE  UN  SIMBOLO  IDENTITARIO  COSI’  FORTE .
Altro simbolo identitario che la caratterizza sono le  due torri, ma ciò che la rende unica al mondo sono i suoi  PORTICI, vera e propria “ GENIALATA  URBANISTICA “ che risale al Tardo Medioevo (1300).
Non sapevo che quelli del Centro Storico misurassero addirittura 38 Km, un bene culturale così prezioso da essere candidato come “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO.
Pensate che il portico  più lungo del mondo  è quello di San Luca, che misura 3.796 metri e consta di 666 arcate; partendo dall’Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza conduce fino alla cima del Colle della Guardia, dove si eleva il celebre  Santuario della  Madonna di San Luca.

Anche solo per questo motivo Bologna meriterebbe di essere inserita, fra le città italiane più importanti, come  tappa obbligata  nei tour italiani del turismo internazionale.

San Luca un miracolo che abbiamo ricevuto in dono e che dobbiamo custodire e curare con amore;  sono certo che  ogni bolognese la porta nel cuore  credente o laico che sia, perché ognuno di noi è salito, almeno qualche volta, lungo i suoi portici, a piedi, in segno di ringraziamento per qualche grazia ricevuta, o semplicemente per mantenersi in forma, e sicuramente ha vissuto più volte quella bellissima emozione che si prova quando, ritornando a Bologna da una vacanza o da un viaggio, percorrendo l’autostrada, si comincia a scorgere all’orizzonte San Luca.
 Chi non ha mai detto:      FINALMENTE  A  CASA!!!


Prossimo appuntamento:   domenica 10 maggio 2015.

3 commenti:

Anonimo ha detto...


EWIWA!!! la grande bellezza intrinsica di bologna.
Ammiro le persone che sanno contemplare quello che hanno ha portata di mano e cioè l' estrema bellezza che circonda questa città, bellezza a volte riconoscuta come tale e a volte denigrata perchè tenuta nella sporcizia e nella totale negligenza da parte delle istituzioni ma ancor prima dagli stessi cittadini bolognesi che non hanno rispetto per questa città che ha dato e continua dare a loro, tanto.

Anonimo ha detto...

Bologna Bologna ROSSA di sangue non sogna più, anni e anni di cazzate tipo "'isola felice" non ha fatto che danni, Bologna è solo il buco del......(isola posse allstar-stop al panico).

Anonimo ha detto...

Stiamo parlando di bellezza no? Perciò bando al pessimismo e guardiamo alle bellezze di bologna, questo è il tema centrale.
Se impariamo a guardare il bello delle cose che ci circondano, anche noi possiamo migliorare e vederci e farci vedere per il bello che è in noi.