venerdì 27 febbraio 2015

Irregolare sul territorio italiano da più di vent’anni finisce in manette per il tentato furto di una bicicletta.




E’ una delle tante notizie avvilenti: i Carabinieri hanno beccato un ladruncolo di biciclette e hanno scoperto che il ‘ mariolo ’ è in Italia da venti anni in modo irregolare. Avvilente poiché ci si chiede a cosa serve fare regole che stabiliscono la regolarità e l’irregolarità della permanenza nel territorio nazionale  se poi non vengono applicate. Si ha  l’impressione che il pesante onere  che viene sostenuto dalla comunità per avere  un ‘corpo’ legislatore  che indica con leggi come regolare la società civile e corpi di polizia con il compito di darvi  applicazione, sia buttato al vento. E ci si chiede poi, se non si riesce o non si vuole un controllo pesante sulla regolarità dei presenti nel paese, perché non scegliere e legiferare in modo che le frontiere siano aperte a tutti? ….  ci troveremmo all’interno di un comportamento legale e comprensibile.  Ma questa farsa di regole inapplicate è desolante, deprimente e demotivante. Non ci si sente componenti di una comunità organizzata: tutto pare divenire possibile, anche il peggio del peggio, nell’indifferenza generale.

Ecco la notizia:

I Carabinieri di Bologna hanno arrestato un 50enne marocchino per tentato furto aggravato. E’ stato fermato mercoledì pomeriggio in via Francesco Selmi mentre stava cercando di spezzare il lucchetto di una bicicletta da donna legata a una rastrelliera. Accompagnato in caserma per ulteriori accertamenti è emerso che il marocchino, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e senza un occupazione fissa, risultava irregolare sul territorio italiano dal 1987. Ieri mattina, durante l’udienza di convalida dell’arresto svoltasi presso il Tribunale di Bologna, l’arrestato è stato condannato a sei mesi di reclusione, 200 euro di multa più le spese processuali e alla misura del divieto di dimora nella Provincia di Bologna.    

Dal comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna.     

4 commenti:

Cesare Zecca ha detto...

Ma la legge è ancora quella che prevede il foglio di via?
Un teatrino ridicolo.
I clandestini devono essere sistematicamente identificati (con analisi glottologica se necessario etc.) e rimpatriati velocemente, con la possibilità di fare ricorso eventualmente a consolati e ambasciate dei paesi di origine.
Il tam tam poi farà il resto.

Invece c'è questo teatrino ridicolo delle grida manzoniane che è doppiamente nocivo in quanto da una parte inefficace e dall'altro rinforza nei migranti l'idea di uno stato pagliaccio in cui tutto può essere fatto, ad iniziare dell'ingresso violento contro la volontà della comunità "entrata" in cui l'illegalità non ha, di fatto, conseguenze se non qualche pezzo di carta con dei caratteri sopra, delle procedure scocciatura di qualche minuto in qualche posto. Poi si esce, si rimane e si può fare come o peggio di prima.

Anonimo ha detto...

Senza lavoro dal 1987...chissà come è campato in tutti questi anni, forse facendo opere di bene.

Anonimo ha detto...

Quando il popolo si ribellerà i politici e i magistrati che ci hanno portato a questa situazione non credo che riusciranno a salvare la pelle.
Anche Musolini era un uomo potente ma ricordate piazzale Loreto?

Anonimo ha detto...

Su questa microcriminalità continuiamo a leggere quotidianamente le stesse notizie, noi facciamo gli stessi commenti, MA PURTROPPO LE COSE NON CAMBIANO, ANZI PEGGIORANO SEMPRE.