domenica 15 febbraio 2015

Chi controlla la raccolta dei funghi in Appennino ?



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Un lettore chiede la pubblicazione dell’interrogazione alla Giunta regionale dei consiglieri Bargi, Fabbri, Pompignoli, Pettazzoni con la quale si  chiede di fare chiarezza sulla materia ‘raccolta dei funghi in Appennino’.

La Regione Emilia Romagna con L.R. 2 aprile 1996, n.6 (e successive modifiche del 2001, 2004 e 2011), disciplina la raccolta e la commercializzazione dei funghi epigei spontanei nel territorio regionale.
In base alla L.R. 2 aprile 1996, n.6, le funzioni amministrative in materia di raccolta di funghi epigei spontanei sono delegate alle Comunità montane per i territori montani, alle Province per i territori non montani e ai rispettivi Enti di gestione per i territori istituiti a parco.
Per la raccolta dei funghi epigei spontanei occorre un tesserino di validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale, utilizzabile nel territorio in esso indicato. I tesserini si acquistano, al costo stabilito dagli Enti, presso gli esercizi pubblici convenzionati e le Comunità Montane (ora nella maggior parte dei casi si chiamano "Unioni Montane" o "Unioni di Comuni") nonché, a seconda dei casi, presso le sedi dei Consorzi di gestione per i Parchi e la Biodiversità e delle Province.
 
Considerato che
 
I controlli sui vari territori dove avviene la raccolta funghi, data la scarsità degli operatori addetti alla vigilanza, sono sempre più radi.
E’ risaputa la tendenza di molte persone a dedicarsi alla raccolta di funghi pur senza aver fatto richiesta di alcun tesserino.
La legislazione dell’Emilia Romagna, lasciando ampia discrezionalità ai vari enti territoriali, si caratterizza per una forte disparità di trattamento economico a seconda delle zone e delle province interessate dalla raccolta dei funghi, consentendo così il proliferare dei tesserini.
La Regione Lombardia ha approvato per il 2015 nuovi requisiti per la raccolta dei funghi, in particolare il tesserino sarà uno solo per tutto il territorio regionale, sarà valido per 5 anni e sarà gratuito.
La confinante Regione Toscana, per la raccolta dei funghi, gode di una legislazione molto più uniforme e semplice della nostra.
 
Ritenuto che
 
Lo snellimento e l’omogeneizzazione delle norme per la raccolta dei funghi, con l’introduzione di unico tesserino regionale gratuito, favorirebbe il maggior afflusso di turisti sul nostro Appennino emiliano romagnolo, in quanto i cercatori di funghi non dovrebbero più preoccuparsi di dover sottostare alle regole dei diversi Comuni o degli enti territoriali differenti dalla Regione.
 
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE:
 
  • Quale sia l’intensità dei controlli effettuati sui raccoglitori di funghi e quali soggetti siano tenuti a verificare il possesso del tesserino.
  • Quale sia il numero reale dei tesserini per la raccolta funghi rilasciati dai vari enti territoriali in tutta la Regione Emilia Romagna nel 2014.
  • A quanto ammonti e a quali enti sia stato destinato l’introito della vendita dei tesserini per la raccolta funghi nel 2014, visto anche la recente cessazione delle Province.
  • Se, sull’esempio della Regione Lombardia, voglia introdurre un tesserino regionale unico e gratuito per la raccolta dei funghi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nessuno controlla i fungaroli. Ma dove vivono questi signori?