domenica 21 dicembre 2014

La vita dei nonni raccontata ai nipoti.




La storia più recente, quella che ha avuto protagonisti i nonni e i bisnonni degli scolari di oggi, è al centro del progetto SEM.BET  che coinvolge studenti delle scuole non solo italiane, ma anche di altri paesi europei .
Il fine è quello di lasciare testimonianza e memoria del passato più recente, quello vero vissuto dalla gente  comune  e che purtroppo ‘non fa storia’, ma che dà alle giovani generazioni un messaggio utile per essere consapevoli di dove veniamo e per capire meglio dove stiamo andando.

L'assessore Pavesi mostra i pannelli
Il risultato e il materiale raccolto da una classe della Media di Vado, coinvolta nel progetto europeo, è stato presentato   nei locali della scuola media di Vado, alla presenza dell’assessore alla cultura di Monzuno Ermanno Pavesi.
I video e i tabelloni con le foto d’epoca raccolti dagli studenti sono veramente ‘toccanti’  e portano chi ha i capelli bianchi a rinverdire un passato conosciuto anche se per poco e le generazioni seguenti, quelle nate con l’uomo già sulla luna, il personal computer  e il telefono portatile, un messaggio incredulo fra ‘la favola e la fantascienza’. Comunque uno spaccato di realtà vera da vedere e da ‘assaporare’ che fa un po’ sorridere, ma fa anche tanta tenerezza perche parla di come vivevano coloro che per la  comunicazione  avevano necessità di interagire con contatti diretti, interpersonali o per lettera. I vari materiali sono ovviamente, visti i tempi, già confrontabili via internet  fra le classi impegnate delle diverse nazioni per valutare i diversi modi di vivere di un tempo, quando la globalizzazione era una parola sconosciuta.
Il sito di riferimento è raggiungibile tramite l’indirizzo www.sembet.eu/it    

I protagonisti  scrivono:
Durante il 2014 la partnership di SEMBET ha sviluppato il principale prodotto previsto da progetto: una metodologia che, partendo appunto dalla memoria individuale, contribuisca a recuperare la memoria collettiva legata ad un periodo specifico o ad una determinata comunità. L’approccio intergenerazionale nel raccogliere e costruire la memoria collettiva permette la trasmissione di conoscenze, attitudini e competenze dagli anziani alle nuove generazioni, che in precedenza era limitata all’interno del contesto familiare.
La metodologia è stata sperimentata nei 5 paesi partecipanti che hanno affrontato diversi argomenti del passato (eventi storici, vita quotidiana, patrimonio culturale,…) utilizzando diverse attività e approcci. I risultati delle esperienze pilota saranno utilizzati per costruire la versione finale della metodologia.
Un workshop finale per presentare i risultati di progetto sarà organizzato insieme all’Università dei Paesi Baschi a San Sebastian (Spagna). La Facoltà di Antropologia ospiterà il seminario il 1° Dicembre con l'obiettivo di condividere un'esperienza Europea con i propri studenti e le altre organizzazioni interessate alla memoria locale e alla costruzione dell'identità.

I micro-monumenti

Tra i frutti della metodologia ideata diversi “micro-monumenti di vita" sono stati realizzati nei Paesi coinvolti, come ancore di memoria per la comunità.  Hanno diversi formati (oggetti fisici o prodotti on-line) e saranno disponibili sul sito del progetto.
Per l’Italia, Futura sta realizzando dei pannelli che riportano immagini e testi evocanti le memorie raccolte, che disseminerà  sul territorio provinciale, in particolare nei Comuni coinvolti nella sperimentazione della metodologia. I pannelli saranno posizionati in  luoghi pubblici e tramite un QR-Code rimanderanno al sito di SEM.BET, nel quale saranno raccolti i micro-monumenti e le memorie di tutti i paesi Europei coinvolti. Sono inoltre in fase di elaborazione alcuni video tematici (sulla vita quotidiana, il lavoro, la vita amorosa…), anch’essi disponibili online.





Nessun commento: