domenica 23 marzo 2014

Raibano è una discarica a cielo aperto.



Un residente di Badolo ha inviato la preoccupata denuncia che di seguito riportiamo:

Invio per la pubblicazione le foto che documentano  lo stato di degrado in cui versa via Badolo. In particolare la zona del ponte  e il tratto dell’argine di Raibano  subito dopo Badolo, venendo da Sasso Marconi.
E' diventata una discarica.

Non mi spiego come mai gli operatori ecologici di Sasso Marconi, che vi passano tre volte alla settimana,  non segnalino al Comune la  situazione e come sia possibile lasciare uno spettacolo tanto degradante che dequalifica l’intera comunità.

Gli abitanti di Badolo non si possono accollare l’onere della la pulizia del luogo specialmente quando vi sono rifiuti speciali come copertoni, fusti ed altro.



22 commenti:

Anonimo ha detto...

tra il territorio di sasso marconi e monzuno è tutto una discarica e fogna.
Molto dipende dalla gente che non ha rispetto di niente e molto dipende dalle politiche ambientali non attuate in particolre dai comuni citati.

Anonimo ha detto...

COME MAI CHE IL COMUNE NON RISPONDE. ?
Almeno si dica a chi spetta !!!!!!

Anonimo ha detto...

Il problema dei rifiuti abbandonati lungo il ciglio stradale è divenuto ormai una vera emergenza.
Situazioni di vero e proprio degrado che deturpano il paesaggio e umiliano i cittadini attenti all'ambiente.
Ma nessuno se ne interessa:
Comuni
Anas
Cosea
Guardia Forestale
Guardie Ecologiche
.........

Anonimo ha detto...

NON CI RIMANE CHE CHIAMARE LA TEDESCA DI MALFOLLE.
CIOÈ MAREN VON APPEN
PER RISOLVERE I PROBLEMI ITALIANI.
ASSIEME AD ANGELA MERCHEL.

Anonimo ha detto...

Un Paese con poca memoria e tanta "sindrome di stoccolma"

Cesare Zecca ha detto...

> NON CI RIMANE CHE CHIAMARE LA TEDESCA DI MALFOLLE.
> CIOÈ MAREN VON APPEN

Ecco, l'idiota di turno ha evacuato la sua roba.
Sai cosa dovremmo fare quando raccattiamo i rifiuti in giro? Portarli tutti a casa tua.
Forse saresti meno impegnato a scrivere delle cazzate.

Tieniti pure i politicastri italioti pizza mandolino e deficit, te li meriti.

Anonimo ha detto...

oltretutto parliamo di riserva naturale del contrafforte pliocenico

IS

Anonimo ha detto...

http://www.comune.sassomarconi.bologna.it/servizi/albopretorianorc/albo_fase02.aspx?ID=9357

su questa prossima lotizzazione facciamo pagare qualcosa a chi costruirà in termini di opere di compensazione. Tipo buoni lavoro da concedere a persone come Zecca che volontariamente poi vanno a pulire

francesco ha detto...

il gestore affidatario del servizio per quelle lande è Hera, dunque sulla carta la rimozione spetta ai loro operatori (cooperative in appalto direi, non credo faccia servizio diretto lassù..). Almeno per quelli sul ciglio della strada. Una volta giù dal ponte, benvenuti in italia.. In quel caso in tre balletti il comune di sasso potrebbe mandare i cantonieri a "tirar su il rusco" (soluzione logica) e chiedere al gestore di raccoglierli a bordo strada fatturando poi i costi di smaltimento.
Se invece l'area fosse privata gli organi di controllo citati in altri commenti potrebbero eseguire ordinanze di rimozione a spese del proprietario. Oppure fregarsene e lasciare sporco. Di sicuro, dalle foto, quelli blu sembrano essere sacchi domestici che sfuggono ai porta a porta. Il territorio ne è pieno, basta guardarci.. sono anche talmente coglioni da lasciarci dentro indizi..ah, sempre che ci sia qualcuno che vada a cercarli

Anonimo ha detto...

a te zecca chi ti adotta tanto.

Unknown ha detto...

La cosa più semplice ed efficace da fare: ci organizziamo e andiamo a pulire!

Anonimo ha detto...

io non sporco.
io non pulisco.
io pago tasse e non evado.
io non devo pagare per l'evasore ma soprattutto per l'inefficienza della pubblica amministrazione.
la costituzione recita che si paghi in proporzione alla propria capacità contributiva? Peccato che la capacità contributiva la gestiscano come il volume di un'amplificatore. O come i vecchi strumenti di tortura dove stringi stringi ti fracassavano le ossa.
BASTA!!

Maren von Appen ha detto...

Ha ragione Francesco Manieri: organizzatevi e pulite la zona, perché lasciando li i rifiuti "attirano" altri rifiuti. Ovviamente non può essere l'unica soluzione per il territorio (e per tutta l'Italia)pulire sempre dai rifiuti degli altri, ma intanto bisogna mobilizzare la gente, fare si che si prenda la propria responsabilità per il territorio, che lo protegga e che isoli moralmente chi ancora si permette di utilizzare la natura come discarica.
Poi ovviamente le istituzioni dovrebbero fare la loro parte. Quindi fare una denuncia ai vigili di Sasso Marconi, una segnalazione all'ufficio tecnico, magari per conoscenza al sindaco, cercare "indizi" tra i rifiuti (in accordo con i vigili e fotografando), pretendere che eventuali indirizzi (bollette, buste, riviste) vengano utilizzati per fare delle denunce/multe.
All'anonimo delle 13:07: i vostri problemi li potete risolvere solo voi, sempre che vi interessi. A me fa solo male vedere la natura (e non mi interessa se si tratta dell'Italia o di un altro paese)ridotta a discarica, e non riesco a chiudere gli occhi, a non intristirmi, quando passo davanti a queste cose. Siccome non voglio intristirmi tutti i giorni, passando davanti ai cumuli di rifiuti, faccio prima a fermarmi ed a toglierli, ma non posso farlo su tutto il territorio, quindi cerco di crearmi un'isola felice dove camminare e potermi godere la natura senza incazzature. Tutto lì, puro "egoismo".

Anonimo ha detto...

Io abito nella zona presa in esame e ti garantisco che molti di noi si fermano e raccolgono i rifiuti lanciati o lasciati su tutta via badolo. Mi risulta che la segnalazione ai vigili sia stata fatta una decina di giorni fa'ma al momento non ci sono state novita'.i sacchi non sono quelli distribuiti x la raccolta e quindi non sono stati persi dai camion preposti.Anche in questa circostanza sara'la comunta'a porvi rimedio . Pensando alla bella stagione e alle splendide passeggiate che molti faranno dalle mie parti mi chiedo quante altre incazzature mi dovro' far passare considerando che abito in zona da piu' di vent'anni

Luigino ha detto...

Sono Rascioni Luigino con la mia compagna abbiamo alcuni ettari di territorio grizzanese, controllare gli abbandoni di rifiuti è diventato un lavoro da svolgere in maniera periodica, non è possibile pensare ad ordinanze di rimozione a spese del proprietario, sarebbe una delle tante cause di fuga dall'appennino e neanche iniziare un'attività da GESTAPO per rinvenire tracce di un "eventuale probabile proprietario inquinatore",qualcuno potrebbe recuperare documenti di proprietà di Cesare Zecca o Maren von Appen inserendoli in capienti sacchi di rifiuti per incolpare LORO di abbandono,oppure pensate ad una guerra tra "vicini"(ce ne sono tante),con le normalizzazione del "controllo interno" dei sacchi di rifiuti si avrà un'escalation di odio e vendette, senza contare il business della legittimazione nei confronti delle autorità che saranno legittimate alla repressione ed alle sanzioni pecuniarie. Vedo evolvere la questione nata da l'interesse di alcuni volontari raccoglitori di rifiuti in qualcosa di diverso, in qualcosa che somiglia molto di più a "vigilantes privati della natura" perciò spero sinceramente che le istituzioni si adoperino perchè l'odio la vendetta e la repressione che da tutto ciò potrebbe scaturire non si verifichino, per esperienza personale so che gli enti e le istituzioni possono aiutare i proprietari dei terreni vittime di abbandono. I privati oltre le comunicazioni alle pubbliche autorità e alle azioni di volontariato(perciò prive di rivendicazioni)non dovrebbero spingersi.

francesco ha detto...

- non è possibile pensare ad ordinanze di rimozione a spese del proprietario, sarebbe una delle tante cause di fuga dall'appennino e neanche iniziare un'attività da GESTAPO per rinvenire tracce di un "eventuale probabile proprietario inquinatore"-

Le mie erano ipotesi rispetto alla possibile evoluzione del problema che il lettore ha segnalato. Ben vengano l'educazione e lo spirito di iniziativa dei cittadini. Ma non credo possano bastare senza il rispetto della natura e delle regole di convivenza. Per questo ci sono le leggi e gli strumenti per chi le deve far rispettare. Non servono "vigilantes privati" o ronde "greenpower" gli strumenti ci sono già!! Si deve lavorare sull'educazione dei giovani a buone pratiche e dove possibile pesante repressione dei fenomeni.

Cesare Zecca ha detto...

Signor Rascioni

Direi che questi delinquentastri sudici danneggiano tutti: paesani e cittadini, ambiente, turismo, attività agricole, mettono a rischio le falde, etc.

Le istituzioni sono con le casse vuote e cosa possono fare? Mettiamo una guardia forestale ogni quarto di ettaro sul territorio, ore 24?
E' necessario che ci sia una conoscenza comune che questi pessimi atti sono massimamente deprecati.
Inoltre, trovo strano questa demonizzazione della repressione e delle sanzioni.
Questi fenomeni avvengono perché troppi figuri se ne fottono degli altri e del danno che fanno e sono praticamente, certamente, senza sanzione alcuna. Non c'è alcuna repressione ora e il fenomeno che non diminuisce ne è il risultato.
Purtroppo è il sistema che è anche strutturalmente marcio, visto che con politiche severe di divieto sull'usa & getta e pro riuso dei contenitori, con cauzioni pesanti sulla loro restituzione (cauzione), questo fenomeno dei rifiuti verrebbe a cessare e si avvierebbe un meccanismo virtuoso di recupero di materie seconde, come avviene in paesi scandinavi, ad esempio.

Una società civile DEVE prevedere e sanzioni e repressione contro coloro che violano e i patti di convivenza e danneggiano i beni comuni. Anche la deprecazione morale deve essere forte e collettiva.

Sa che io stimo molto il modello cubano nel quale, un paese civilissimo in cui le regole di convivenza vengono fatte rispettare!

P.S.
Trovo del tutto fuori luogo l'accostamento alla Gestapo che, francamente, non c'entra un'emerita mazza.

Rascioni Luigino ha detto...

Cesare ti rivolgi a me con il "LEI" per pubblico distacco?
Valangate di multe e repressione per i proprietari che si trovano vittime di scarichi abusivi? anche sfalci e potature? Controlli coatti per stabilire la proprietà dei rifiuti? Esistono già sentenze contro. Un corpo di polizia addetto alla verifica della provenienza dei rifiuti con riesumazione di documenti atti a comprovarne la provenienza, con iscrizione nel registro degli indagati è GESTAPO!!! Ma che mondo volete??? Comprati un po di terra Cesare vedrai che sguazzo, se vuoi la mia è disponibile

Anonimo ha detto...

Però le guardie ecologiche quando si trattava di controllare il possesso del tesserino funghi c'erano!!!!.
Forse perchè quei soldi servivano a pagare gli stipendi della Comunità Montana!

Cesare Zecca ha detto...

Caro Luigino

La repressione deve essere verso 'sti luridi codardi che inquinano, che spargono "rusco" (lasciano i segni di ciò che sono) che fanno questi reati, non certo verso coloro che li subiscono (ad iniziare dai proprietari dei fondi trasformati in discariche e di tutti i paesani e cittadini).

Sì, io sarei favorevole a indagini che risalgano ai responsabili e con pene assai pesanti (ad esempio, vari mesi passati a raccattare rifiuti in giro, ogni cinque quintali recuperati, un giorno di "detenzione riparatoria" in meno).
Premiare chi segnala gli autori, delazione sistematica, etc.
Solo un controllo sociale può essere efficace.
Questi devono avere angoscia e paura quando vanno a gettare rifiuti ovunque, vedi che la smettono subito.
Meglio ancora se si gestisce sulla produzione di rifiuti alla base, strutturalmente. Vuoi vedere che se ogni bottiglia ha almeno 50 centesimi di cauzione e comunque non meno del 30% del prezzo, se ogni lattina restituita pigli 25 centesimi,nel giro di pochi mesi l'Italia discarica diffusa guarisce da 'sta lordura?!

Questo è un problema grave complesso e bisogna affrontarlo su molteplici fronti.

Rascioni luigino ha detto...

Caro Cesare se la questine è posta in maniera differente è senz'altro più accettabile, quel che penso l'ho già detto.

Anonimo ha detto...

Purtroppo a qualcuno manca il buon senso.
Questo dibattito è in piccolo il dramma psicologico della situazione suicidale italiana.
In particolare l'anonimo sgrammaticato che scrive
in maiuscolo il
24 marzo 2014 13:07.

In periodi di crisi bisogna sempre trovare i colpevoli da fuori.
Come si fa a non capire che il problema dei rifiuti abbandonati è una cosa seria, e se qualcuno tenta di risolverlo dando il proprio civile contributo, rimuovendolo in proprio è da ringraziare e fargli un monumento e non additarlo di essere la causa di tutti i tuoi problemi.
Un paese con gente così divora se stesso ed è senza speranza, come l'Italia di oggi.