domenica 16 marzo 2014

IL MESTIERE DEL COSTRUIRE




L'angolo di MARCO LEONI

Dopo aver parlato di Le Corbusier mi sembra doverosa una pausa di riflessione per alcune considerazioni.
Le città che noi abbiamo imparato ad amare, costruite rispettando codici consolidati da centinaia di anni, probabilmente hanno ancora qualcosa da insegnarci. Senza voler fare fughe nel passato è bene però ricordare alcuni principi generali che le caratterizzano. L'importanza delle " Piazze ", vero cuore delle città, i monumenti, le fontane, la bellezza degli edifici religiosi e pubblici che le circondano, il fascino delle gallerie coperte dove esistono, i musei, i teatri, le residenze, i parchi, gli spazi pubblici di relazione tutti amalgamati in modo armonico. Inoltre la varietà delle architetture e la loro riconoscibilità rendono questi ambienti urbani ricchi di sorprese e assolutamente gradevoli da vivere. Davvero magici.
Queste sono le nostre città italiane che niente hanno a che fare con la città razionale tutto ordine e rigore ( tipo ville radieuse di Le Corbusier ).
La modernità sa esprimere cose molto interessanti, ma deve anche saper ricordare che le città perfettamente razionali sono anche perfettamente invivibili. La convinzione che la città potesse essere programmabile, inventabile per intero ha portato a clamorosi fallimenti.
Un luogo totalmente intelligente pertanto può risultare totalmente orrifico. (Razionalità totale )
Queste considerazioni mi hanno spinto a proporvi questo video di Philippe Daverio.
Un interessante viaggio attraverso i secoli, dall'antica Roma ( Vitruvio 15 a.c. De Architettura fondamento teorico in dieci volumi sui metodi costruttivi - SOLIDITA'- FUNZIONE- BELLEZZA ) passando dal Medioevo al Rinascimento ( Leon Battista Alberti, suo contributo all'architettura col testo " De re aedificatoria " dove vengono rielaborate le regole del buon costruire ) fino al periodo neoclassico e contemporaneo.
Conclude con un appello che mi sento di sottoscrivere << RESTAURIAMO L'ITALIA, DEVE VINCERE LA BELLEZZA, C'E' BISOGNO DELL' INTELLIGENZA, RITROVIAMO L'ARMONIA. SERVE COMPETENZA, AUTOREVOLEZZA QUINDI TALENTO >>.


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