sabato 10 agosto 2013

Apre oggi, sabato 10 agosto, la caccia al cervo .





E’ iniziata oggi la ‘caccia di selezione’ al cervo dell’Appennino Bolognese. L’attività parte dopo il censimento della specie allo scopo di indivuare il numero dei componenti della colonia bolognese  e si propone un prelievo selettivo, capace di rendere compatibile la presenza del cervo con quella dell’uomo e tale da non interferire con  le sue attività.
Sulla tematica sono diversissimi i punti di vista. Il contrasto è fra chi vede nella nuova presenza dei selvatici un ‘pericolo ambiantale’ per l’Appennino e un ‘intralcio’ per l’attività dell’uomo e chi giudica inaccettabile e delittuosa ogni sopressione di vita animale.

L’URCA (Unione Cacciatori dell'Appennino) annuncia l’inizio del prelievo con questa informazione:

Prosegue, anche per la prossima stagione venatoria, il prelievo del cervo in selezione con numeri decisamente elevati. Il piano appena approvato (determina dirigenziale n. 1547 del 1 agosto 2013) supera addirittura il contingente record dell'anno scorso. Sono infatti ben 636 i capi prelevabili nella provincia di Bologna nella stagione 2013-2014, 88 in più rispetto ai 548 del 2012, anno nel quale si era raggiunto il tetto massimo di questo ultimo periodo nel quale si è deciso di ridurre la popolazione dei cervidi nel nostro territorio.

Un abbattimento così consistente del cervo corrisponde agli obiettivi di gestione della specie nel comprensorio dell'Appennino Tosco-Emiliano, condivisi quindi dalle Amministrazioni provinciali di Bologna, Firenze, Prato e Pistoia e dalle Regioni Toscana ed Emilia Romagna (coordinamento istituzionale dell'Acater Centrale).
 La pressione di caccia sarà più incisiva nei distretti ove la presenza della specie è ancora su livelli preoccupanti e quindi in particolare nei comuni di Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano e Grizzana. Nei corrispondenti distretti – BODC 1, 2 e 3 – si totalizza oltre l'80% del piano complessivo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

URCA= assassini legalizzati

Anonimo ha detto...

il fatto che i cervi siano in eccesso e che per riportare in equilibrio l'ambiente occorra abbatterne un certo numero è inconfutabile.o cosi'o reintrodurre i predatori naturali.
l'autore del precedente commento dovrebbe leggersi qualche libro o mettersi a fare l'agricoltore..