sabato 18 maggio 2013

‘Sponsor e società sportive: un matrimonio in crisi?’: Se n’è parlato a Sasso Marconi in un meeting del Panathlon 'Valle del Reno'.



Di Glauco Guidastri



Il Sindaco di Sasso  Marconi Stefano Mazzetti e  Gigi Serafini, ex atleta
della Virtus pallacanestro Bologna, ospiti d'onore della serata.

“A.A.A. Cercasi sponsor”. L’appello lanciato ormai da diverse società sportive di casa nostra, è stato raccolto dal Panathlon Club “Valle del Reno”, che alcune sere fa ha organizzato un meeting conviviale al ristorante “L’Oasi” di Sasso Marconi per discutere di questo tema.

Della situazione sul territorio ha parlato il Sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti, che non ha nascosto le difficoltà del momento. A risentire della mancanza di solide partnership commerciali sono soprattutto quelle realtà che hanno costi di gestione elevati se rapportati ai parametri del dilettantismo. Il calcio ne è un esempio tipico, e non è forse un caso se, dopo diversi anni di militanza in Eccellenza, la prima squadra di calcio della città - l’A.C. Sasso Marconi – è appena scivolata in Promozione. Ma, rispondendo a una domanda posta dal presidente del Panathlon “Valle del Reno”, Mario Becca, il sindaco Mazzetti ha spiegato come non sia possibile ricondurre gli insuccessi sportivi alla presunta indifferenza dell’imprenditoria locale. “E’ chiaro che ci sono realtà più sensibili di altri alle esigenze del territorio, ma non getterei la croce addosso agli imprenditori che oggi più che mai, considerando anche il perdurare della crisi economica, devono valutare con grande attenzione se e in che termini legare il proprio marchio a una società sportiva”.

I suggerimenti che il primo cittadino sassese dà alle società locali sono chiari: oggi c’è bisogno di idee, di attivare collaborazioni, valorizzare le risorse interne e, perché no, usare un pizzico di fantasia. “Il mondo dello sport deve entrare nell’ottica di idee che gli Enti locali non hanno più soldi e, di conseguenza, fanno sempre più fatica a concedere contributi o a coprire i costi di gestione degli impianti. Le società devono camminare con le proprie gambe, e per farlo devono creare sinergie, ad esempio a livello di settore giovanile: se oggi le nostre società non fanno “rete”, il rischio concreto è quello di chiudere i battenti”, ha ammonito il sindaco.

Fare rete non sempre, però, è così semplice. Una testimonianza in tal senso l’ha portata Gigi Serafini, ex atleta della Virtus pallacanestro Bologna e della Nazionale italiana (con cui ha disputato 4 Campionati Europei e le Olimpiadi del 1972 e 1976). L’ex cestista è però intervenuto al meeting sassese in qualità di dirigente dell’Atletico Borgo di Bologna, una piccola realtà, almeno dal punto di vista organizzativo e manageriale. “Abbiamo provato a creare una sinergia con i nostri ‘vicini di casa’ della Pallavicini - ha spiegato Serafini - ma alla fine, la storica rivalità tra le due società ha finito col prevalere, con la prospettiva di fare a gara per ‘rubarsi’ i ragazzini, e oggi sono sempre di meno, che scelgono il basket”.

L’Atletico Borgo sembra comunque un’oasi felice: la società riunisce oggi circa 170 ragazzi ma, come ha sottolineato Serafini, “la passione dei dirigenti e di un infaticabile gruppetto di volontari - impegnati anche nell’organizzazione di iniziative collaterali all’ambito sportivo - non sarebbero sufficienti per  proseguire l’attività se non potessimo contare sul contributo di alcuni affezionati sponsor”. Insomma, la crisi è una realtà ma può essere aggirata con passione e buona volontà.


Excursus finale sulla Virtus Bologna, squadra cui Serafini è ancor oggi particolarmente affezionato. “Spero che la V nera possa riacquisire credibilità: Renato Villalta, da poco eletto presidente, avrà un compito difficile, dovrà essere bravo a resistere alle pressioni di un ambiente che ha non ha ancora digerito l’anonimato delle ultime stagioni”.

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