lunedì 18 marzo 2013

Dopo il disgelo e la pioggia abbondante, arrivano le frane.



Lo sgombero a Sperticano.

“Le frane ‘cadono giù’ come crescevano i funghi una volta”. 
 E’ il commento figurativo con cui un operatore di Marzabotto, impegnato a rimuovere i detriti dalle strade,  ha spiegato la situazione di questo pomeriggio che ha creato forte allarme sia per i numerosi  smottamenti, sia per le piene dei fiumi che hanno messo a dura prova gli argini.


La piena ai piedi di Monte Sole.

In particolare il Reno a Marzabotto si presentava particolarmente minaccioso a Sperticano e a Lama di Reno. A Sasso Marconi alla confluenza del Setta nel Reno l’impeto delle acque era di una violenza raramente registrata.


La piena all'Oggiola

Un tratto del fiume Reno.
Le frane, fortunatamente si limitano a smottamenti  che non  hanno interrotto la viabilità. Si era temuto per la strada di Monte Sole interessata dallo scivolamento di una lingua di terra nelle vicinanze del ponte sul Reno a Sperticano, ma il lavoro degli addetti alle ruspe ha garantito la viabilità almeno a senso unico alternato. 















Gli abitanti di Lama di Reno si sono riversati sull’argine del fiume per controllare da vicino il livello con la paura che si potesse ripetere il grave allagamento di due mesi fa.  Anche qui per ora la situazione è sotto controllo.  




Sasso Marconi il Reno sotto la Rupe

Confluenza Reno Setta.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se utilizzassero i soldi del gettito Reno Palata che ci rubano da 60 anni non ci sarebbero questi problemi....

Anonimo ha detto...

Certo! con i soldi del Reno Palata si può anche far smettere di piovere.........ma per piacere, non se ne può più di tutte queste cavolate!

Anonimo ha detto...

Ma ci sei o ci fai....documentati prima di fare la figura dell ignorante cafone. Documentati su cosa serve il gettito di Reno Palata. DISSESTO IDRO GEOLOGICO. Se si convogliassero le acque le piogge non farebbero i danni che fanno....sempliciotto di paese!