lunedì 15 ottobre 2012

La casa della Salute di Sasso Marconi non è a norma: questa l’origine nel ritardo della sua entrata in funzione. L’assessore Mantovani: macchè, le solite imprecisioni. Tutto Bene. Ci sono semplicemente i collaudi in corso.




I medici di base di Sasso Marconi sono sul piede di guerra.
La nuova struttura, la futura ‘Casa della Salute' di via Bertacchi che avrebbe dovuto accogliere i loro ambulatori in questi giorni, pare non abbia i requisiti di legge per entrare in attività. Intanto però loro hanno già disdetto i contratti d’affitto dei locali ove stanno lavorando e dovranno presto abbandonarli senza ancora sapere dove ricevere i loro assistiti.  
L’inaugurazione della Casa della Salute, annunciata per settembre, non è avvenuta e tanto meno il trasferimento degli ambulatori Asl dall’attuale sede di Palazzo Grimaldi alla nuova casa. 
All’origine dell’intoppo pare ci sia la larghezza dell’ascensore, di 5 centimetri più stretta rispetto a quella necessaria per consentire l’ingresso delle carrozzine: una carenza  non secondaria per una struttura sanitaria e tale da non permettere la sua entrata in funzione.
I medici di base dal primo gennaio del prossimo anno, e la data è vicina,  dovrebbero già aver abbandonato gli attuali ambulatori e quindi adesso dovrebbero aver già iniziato il trasferimento delle attrezzature e degli arredi. 
“Dove adiamo ? in piazza forse?” ironizza uno di loro. “Prima hanno insistito perché ci trasferissimo  e ora non aprono la Casa della Salute. Il proprietario del mio attuale ambulatorio ha già esposto il cartello di ‘affittasi’. Se con il primo dell’anno avrà concluso un nuovo contratto, cosa faremo noi, andremo in municipio ?”.
I medici hanno sottoscritto una lettera da inviare agli amministratori comunali in cui denunciano la situazione che potrebbe degenerare. Gli assistiti avvertono il  disagio dei loro medici e stanno già pensando a una petizione”.
Andrea Mantovani
L’assessore ai lavori pubblici Andrea Mantovani tranquillizza tutti. “Come al solito ci si allarma del nulla. Sono in corso i collaudi per verificare che tutto sia stato realizzato nel rispetto delle norme e delle prescrizioni che regolano gli edifici pubblici. Alla fine di questa operazione verrà rilasciato il ‘certificato di collaudo’ poiché la Casa della Salute non ha assolutamente carenze. Per gli edifici pubblici il collaudatore si assume la responsabilità di quanto certifica quindi l’operazione solitamente richiede tempi lunghi poiché egli agisce con attenta meticolosità. Per gli edifici privati è sufficiente l’autodichiarazione di conformità e chi la sottoscrive si accolla le relative responsabilità. Non è così per il pubblico”.
Per la Casa della Salute l’entrata in funzione sarebbe quindi solo questione di poco tempo.

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