mercoledì 29 agosto 2012

No al taglio al trasporto di biciclette sui treni.


  Di Sergio Salsedo

Il forum ‘per un territorio sostenibile’ e il gruppo d'azione ‘piste ciclabili’ del Partito
Democratico bolognese esprimono la massima contrarietà al drastico taglio al trasporto di biciclette sui treni, messo in atto da Trenitalia nella regione Emilia-Romagna.

Nonostante il bacino d'utenza ciclo-ferroviario nella nostra regione sia sensibilmente superiore alla media nazionale, Trenitalia ha ridotto significativamente il servizio regionale di trasporto delle bici, passando da una copertura del 85% dei convogli nel 2011 al 45% nel 2012.
Tale taglio è stato giustificato - fatto ancora più grave- con la necessità di ‘rendere più sicuri’ i treni non idonei al trasporto di biciclette, proprio in relazione all'aumento degli utenti ciclisti.
Il traffico ciclabile su rotaia costituisce una componente insostituibile della mobilità
sostenibile, nonché un importante incentivo ad un uso sempre maggiore della bicicletta
come mezzo di trasporto. Tale servizio copre un bacino d'utenza assai articolato: da un
lato i cicloamatori e i cicloturisti, dall'altro gli studenti e i lavoratori pendolari. Il territorio bolognese è stato pesantemente penalizzato da questi tagli arbitrari, vedendosi privato del trasporto di biciclette nella tratta Bologna - Porretta, elemento centrale di collegamento tra il capoluogo e la montagna.
Auspichiamo perciò che Trenitalia riveda tale decisione, ripristinando il servizio nei treni
precedentemente predisposti e riportando così la copertura ai livelli dell'anno scorso.

Giudicare pericoloso il carico di biciclette sui treni ‘tradizionali’ è alquanto opinabile, dato che ogni interstizio tra un vagone e l'altro è sufficientemente spazioso per trasportare, nella massima sicurezza, almeno due biciclette.
Tuttavia, se proprio si vuole rendere più sicuri ed efficienti i treni, la soluzione migliore è incrementare il numero di vagoni allestiti per caricare biciclette, non impedirne il trasporto!
A questo scopo invitiamo i rappresentanti del Partito Democratico nelle istituzioni
competenti ad un deciso intervento nelle sedi opportune.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

ma scusate, non se ne è già occupato il consigliere regionale cinque stelle dr. Defranceschi ???
due mesi fa..... come mai il PD arriva sempre tardi.
A/b

Cesare Zecca ha detto...

Grazie Sergio.
Ammiro sempre il tuo impegno da "martirio" in quel partito.
Un po' come tentare di raddrizzare le gambe ai cani, si diceva una volta.

Il problema comunque è molto più inculturale che dei partiti, visto che l'idiozia completa in tema di trasporti e mobilità regna incontrastata anche tra la popolazione che li esprime e dei quali essi sono espressione.

Il PD in questa regione ha spaventose responsabilità nel sottrarre le poche risorse dalla ferrovie, dalle piste ciclabili, dal ciclo turismo, per destinarle a strade, progetti idioti come il People Mover, ad affossare servizi di trasporto merci su ferro, etc. .

Spero che il salvifico pareggio di bilancio (W Angela Merkel!) da una parte e il toccasana dell'aumento a valanga dei costi del carburante portino le menti quanto prima alla necessità di mobilità efficiente, pubblica, piacevole, leggera economica ed ecologica come quella dei treni e delle biciclette.

a/b ha detto...

Spero in un ritorno alla bicicletta e che finalmente la gente incontrandosi,sulla porrettana, possa salutrsi con un gran sorriso.
Un sogno! a/b

Anonimo ha detto...

Il consigliere regionale Defranceschi ha senza dubbio il merito di essersene occupato per primo.

Se i rappresentanti del PD daranno seguito a quanto richiesto nel comunicato, c'è probabilmente maggiore speranza di ottenere un risultato visto che si tratta della forza di maggioranza in Regione.

Anonimo ha detto...

di arbritario piu' dei tagli è il tenere i treni da bologna a marzabotto dal 2004 ad oggi in esercizio per quattro dicasi quattro passeggeri.

Zecca per fortuna che almeno tu sei l'espressione di te stesso.

Anonimo ha detto...

dobbiamo mantenere in piedi lo scandalo dei treni di marzabotto che viaggiano vuoti.
non fanno manutenzione ai treni esistenti per mancanza di treni suplettivi.
I treni della linea non hanno la possibilità di accogliere le bici. Ergo: bastano anche solo 4 bici che subito si verifica l'eccesso di uso.
Ricordiamo poi i FANTASTICI TRENI MINUETTO TANTO ESALTATI DA PERSONE COMPETENTI ora dei fantasmi in esercizio sul segmento bologna marzabotto bologna.

Anonimo ha detto...

Visto che i treni della linea Bologna-Marzabotto dal 2004 fino a fine luglio 2012 e poi da settembre prossimo viggiavano/viaggeranno scandalosamente vuoti nonostante sia aumentato il ricorso al treno (ma solo perchè la benzina costa 2 euro litro, altrimenti è forte ed intramontabile l'abitudine a viaggiare uno per macchina) perchè non li modifichiamo dentro inserendo rastrelliere per biciclette e poi li agganciano sui treni che invece coerentemente coprono l'intero tragitto Bologna - Porretta?

Visto che i treni attuali se composti anche da cinque carrozze anziche nello standard 4 comunque non necessitano di un secondo macchinista si potrebbe risolvere il problema e far cessare il manifesto spreco di denaro pubblico.

Neeeee!!!! è troppo semplice come soluzione!Non sarebbe compresa.

Anonimo ha detto...

gli inutili treni da Bologna a Marzabotto possono essere modificati al suo interno per trasportare anche le bici (e non solo) prevedendo il montaggio di ganci al soffito e al pavimento sedili ribaltabili che al di sotto hanno la rastrelliera per infilarci la ruota posteriore:

copia incollando il collegamento si puo' notare un ALE220 in servizio sulla Bologna Vignola:

http://amarevignola.files.wordpress.com/2012/03/p_foto-5ago2011-004.jpg

Così da permettere ad un passegero, qualora non vi siano biciclette, di potersi sedere in quel posto.

Io ho avuto modo di prenderlo quel treno e ho notato la genialata.

Chissà se qualche genio esiste anche in Regione e in Trenitalia?

Anonimo ha detto...

io sto ancora aspettando di sapere qualcosa di sinistra cristallino e trasparente circa:

a) la statistica di frequentazione anno per anno dal 2004 ad oggi di passeggeri sui treni da bologna a Marzabotto per smentire la solfa da malato di mente e codardo che sono (così risparmio a qualcuno di fare il solito vacuo commento) circa l'inutilità e lo spreco di quei treni che devono essere affossati. E poi riutilizzati piu' intelligentemente;
b) chi paga la differenza di prezzo tra un ferroviere in pensione e suoi familiari conviventi rispetto ad un pendolare "normale" che paga l'abbonamento per intero sui treni regionali dove la Regione con i contratti di servizio ci mette denaro dei contribuenti (anche di quelli che il treno non lo prendono mai). E dove neanche il biglietto intero di un comune passeggero copre il costo del servizio.

Anonimo ha detto...

Posso capire il cicloturismo ma l'inverno io dei gran ciclisti pendolari in vent'anni non ne ho visti.

Quello che ho visto è lo scendere dei passeggeri e utilizzare le proprie biciclette da bologna dove possono comodamente posteggiare la bicicletta nell'area dell'ingresso del piazzale ovest ed est.

Anonimo ha detto...

A/b, forse sei tu che arrivi tardi.Bravo Salsedo, hai tutto l'appoggio di chi vuole bene alla nostra montagna.

Anonimo ha detto...

.............Giudicare pericoloso il carico di biciclette sui treni ‘tradizionali’ è alquanto opinabile, dato che ogni interstizio tra un vagone e l'altro è sufficientemente spazioso per trasportare, nella massima sicurezza, almeno due biciclette........

che bestialità!!!!!
ma quali treni frequenta lei?
l'interstizio come lo chiama lei non è frequentabile nè si puo' sostare per regolamento di polizia ferroviaria. Serve solo al passaggio di intercomunicazione tra un vagone e l'altro.

Anonimo ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Automotrice_FS_ALe_642

collegandovi all'indirizzo qui sopra evidenziato desidero far conoscere quali sono i treni che viaggiano sulla ferrovia porrettana.

Sfido quindi a trovare il posto per le biciclette che non rendano incomodo il viaggio ai passeggeri.

a/b ha detto...

Che movimentata comunicazione ...bravi ragazzi!!!!
comunicate, dite la vostra, vanno benissimo anche i contrari di opininioni, che siano di destra o sinistra. L'importante è comunicare... che ne dice Fabbriani? A/B

Cesare Zecca ha detto...

> gli inutili treni da Bologna a Marzabotto

Parlatore da bar, gli utili treni BO <-> Marzabotto possono essere resi ancora più utili estendoli a Porretta e aumentando le corse in orario e in frequenza ed iniziando a trasferire il traffico merci su ferro anche in questa valle.

La tua protervia potatoria indirizzala al taglio dei colossali sprechi pro strade inutili e nefaste, ad iniziare dalla demenziale porrettana pseudo veloce, visto che in esse vengono dilapidate somme che sono 13 volte superiori.

Passa il tempo e continui a scrivere sciocchezze colossali.
Quasi quasi meriteresti di diventare un politicante. Dato il livello prima o poi ce la farai.

Anonimo ha detto...

A mio avviso il ns. sistema ferroviario sarebbe da rivedere, potrebbe essere interessante eliminare i treni Bologna Marzabotto, introducendo al loro posto un treno "veloce", ovvero con tratte da Bologna a Porretta ma con fermate solo nelle stazioni con maggiore frequentazione, tipo Bologna Casalecchio, Sasso, Vergato e Porretta. In questo modo per raggiungere Bologna da Porretta ci si impiegherebbe molto meno del tempo attuale...

Anonimo ha detto...

zecca sei un mistificatore che beve acquaragia anche nelle torride estati.
Tu finora dal 2004 ad oggi se non tiravo fuori lo scandalo dei treni da bologna a marzabotto mai avresti proposto il prolungamento delle corse fino a Porretta.

Tu si che sei già un politico che, ripeto, rappresenti solo te stesso.

LODI all'anonimo del 29 ago ore 17.59.

Purtroppo collega anonimo questa bella invenzione dei treni veloci fu messa in piedi ma decadde altrettanto velocemente. Zecca quando sarà sobrio spiegherà il perchè.

Aggiungo che certe fermate come casteldebole (che comunque non serve a niente), pian di venola, carbona dovrebbero diventare fermate a richiesta. Con l'avvento dell'elettronica e della fibra ottica sia a bordo treno che dal marciapiede delle predette stazioni il passeggero può interagire col sistema di controllo centrale di Bologna che già controlla in automatico tutta la linea. Ma ciò è troppo difficile da ideare.

Anonimo ha detto...

Ma quale destra e sinistra!!!!
Qui a parte il gruppo di azione ci sono persone che vengono prosciugate dalle tasse da ogni parte (stato regione comune consorzio di bonifica cosea eccc) per avere i servizi. Ma sono obbligate a prendersi il disturbo di intervenire su cose che, se gli amministratori in carica (e nei trasporti ormai sono seduti li da tanti anni) gestissero piu' ingegneristicamente adottando anche la politica di controllo di gestione si renderebbero conto prima e meglio degli sprechi (come i treni da bologna a marzabotto) arginando il fenomeno e ottimizzando le risorse veicolandole dove servono.

Cesare Zecca ha detto...

> se non tiravo fuori lo scandalo dei treni da bologna a marzabotto mai avresti

Noto che pretendi di avere anche caratteristiche di telelettura della mente. Peraltro al bar dovresti pigliare ancora qualche lezione per migliorarla un po', visti i risultati.
Invece di dedicarti agli oroscopi mentali altrui e di perdere tempo a scrivere delle corbellerie da politicante, concentrati sullo sfascio antipolitico di questo antisistema idiota di trasporti al quale siamo arrivati proprio perché sono state applicate ricette ciarpame e demagogiche come quelle che proponi tu, anonimastro da strapazzo, tu non rappresenti neppure te stesso.

a/b ha detto...

Oh ragazzi calma !........qui il problema era solo quello di non tagliare il servzio delle bici sui treni, tragitto bo - porrettana......siete andati fuori dai binari.
a/b

Cesare Zecca ha detto...

> introducendo al loro posto un treno "veloce", ovvero con tratte da Bologna a Porretta
> ma con fermate solo nelle stazioni con maggiore frequentazione

Questa è una proposta interessante.
Ma è complessa da realizzare, certamente con la linea nello stato anoressico nella quale è, visto che su di essa NON sono stati effettuati potenziamenti da molti lustri (anzi, in un tratto da Casalecchio Centro a Casalecchio Garibaldi è stata pure dimezzata, distruggendo deviatoi, impianto di segnalamento e di controllo marcia, semafori.

La circolazione eterotachica (a velocità diverse) è estremamente esigente in termini di capacita disponibile. Richiede, semplificando brutalmente, più binari se non binari dedicati.
Questo lo si può osservare, ad esempio, in alcune metropoli dove le linee suburbane (che compiono poche fermate e ne saltano molte) hanno velocità commerciali più elevate e viaggiano su una linea dedicata (in stazioni di quelle linee sono presenti quattro binari invece dei due usuali).
Un'altra soluzione è osservabile anche localmente sulla linea "lenta" BO - MI lungo la quale sono presenti in molte stazioni binari di servizio sui quali i treni "lenti" sostano per consentire il "sorpasso" sul binario di transito ordinario (a Lavino, peraltro oggetto di un recente incidente).

Dal punto di vista ingegneristico e di economia industriale del sistema, quando non ci sono le condizioni per sfruttare al meglio la capacità o si è costretti dai limiti della struttura esistente si è costretti ad una circolazione omeotachica nella quale tutti i convogli hanno la stessa velocità e viaggiano uniformemente regolarmente "distanziati" sulla linea.

In casi estremi (che richiedono comunque una linea a doppio binario come sulla direttissima BO - FI) e con un opportuno sistema di segnalamento e controllo marcia, è ammessa la circolazione in parallelo, ovvero di due treni che percorrono su una tratta i due binari nella stessa direzione.
Il treno più veloce può "superare" quello "lento". Questa soluzione (che è più frequente in alcuni sistemi ferroviari del Nord Europa) richiede tecnologia di controllo marcia ma anche e soprattutto capacita FISICA della linea (le fibre ottiche e il silicio permettono di realizzare i sistemi informatici e di controllo ma la linea deve garantire FISICAMENTE la capacità (banda) necessaria).

Ancora una volta è da chiedersi perché dal dopoguerra in poi la capacità stradale sia abnormemente aumentata (nel tratto da Casalecchio a Sasso si è passati da 2 corsie a 10 (12 se consideriamo anche le corsie di emergenza) mentre la linea ferroviaria non solo è rimasta costante ad uno stitico binario ma da Porretta a Casalecchio non solo è rimasta a binario unico ma è sensibilmente "diminuita" (in un tratto è stata dimezzata (v. sopra), gli scali merci sono stali eliminati, binari di servizio pure etc.) .

Per aumentare il problema del traffico su gomma si sono fatte crescere del 500% le strade e hanno diminuito addirittura le ferrovia.
Questi sono i risultati di questa antipolitica dei trasporti che imperversa dagli anni 50 e che è fatta di molti atti compresi alcune "scelte" da bar sport per le quali abbiamo qui un simpatico sostenitore.

Per dare un'immagine semplice è chiaro che se il diametro del tubo è quello del lavandino non è possibile ne fisicamente possibile pensare di farci passare l'acqua per alimentare un'intera frazione.

In questo contesto la regione dedica risorse spropositate ad opere inutili e nefaste (con centinaiate di milioni di euro anche localmente, vedi Porrettana pseudo veloce); a fronte di un aumento della richiesta di trasporto bici su treno cosa succede? Il materiale rotabile (ALe) così come è consente poco, allora, - genialata! - si taglia il servizio nella sua forma attuale che era sì ruspante ed improvvisata ma che in qualche modo qualche ciclista lo trasportava.

Anonimo ha detto...

bla bla bla bla zecca riesci a mala pena a stuprare te stesso con tanti sofisma.

Ripeto: tu ti avvantaggi delle idee altrui.

Hai declamato l'allungamento dei treni inutili da bologna a Marzabotto solo dopo che io ho detto che quei treni sono uno spreco. MA MAI HO PARLATO DI STRADE.
la telelettura e le altre altre cacchiate che dici sono la descrizione del bibitaro che sei.

Le merci sulla porrettana?

Ma cosa vaneggi. Quali merci.
Sul versante da marzabotto a porretta che merci trovi. Cosa si produce.

Si sta spostando tutto su borgonuovo. Vedi la arcotronics.

In pianura hanno imparato a coltivare terra e a creare ricchezza anche con altro.

Qui in appennino trovo solo pendolari insonni che vanno a lavorare al Nord (Bologna).

Hanno solo pensato a creare agglomerati di case invendute.

Si sono portati fino a sibano dove hanno costruito MERAVIGLIOSE VILLETTE A SCHIERA attaccate al traffico della porrettana o in radure dove gli ungulati potevano trovare aree per divertirsi.

Qui ci dormono.

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/30/bersani-contestato-dai-5-stelle-e-no-tav/338728/

Anonimo ha detto...

Cordiale sig. Zecca,
per attuare la soluzione eterotachica è ovviamente necessario qualche investimento, anche se non ritengo sia necessario un conpleto sdoppiamento di tutta la linea. Se vi avessero investito qualche briciola nei fondi "causa-effetto" che Autostrade ha dato in questo decennio ai comuni della vallata (diversi milioni di €) oltre che evitare di eliminare i pochi doppi binari esistenti (Casalecchio è un esempio ma si può citare l'esempio di Vergato o le più recenti stazioni di Lama di Reno e Pian di Venola) già oggi sarebbe attuabile.
Il problema del trasporto pubblico italiano è che è legato a società di profitto, che non investono per il pubblico interesse ma per fare cassa...