sabato 11 agosto 2012

Il Centro Trasmittente ad onde medie di Budrio, dedicato a Guglielmo Marconi, non può essere distrutto.


Lodovico Gualandi, Marconista del XXI secolo scrive:

Il Centro Radio Trasmittente Marconi di Bologna rappresenta l'ultima  sofferta opera dell'inventore della radio.

Per il titolo conferitomi dalla Fondazione Marconi di "Marconista del XXI  secolo" sento il dovere di lanciare un accorato appello a tutti coloro che  hanno ottenuto il medesimo conferimento, affinchè invitino le autorità del  Comune di Bologna ad una più consapevole riflessione su quello che nel  lontano 1936 rappresentò per l'Alma Mater Studiorum l'edificazione di un  Centro Radio Trasmittente, progettato e curato personalmente da Guglielmo  Marconi.

Infatti delle efficienti broadcasting che adottavano i sistemi brevettati da  Marconi esistevano già in molte nazioni del mondo a partire dai primi del 1920.

Il Centro Trasmittente Marconi di Budrio venne inaugurato solo il 9 agosto  1936 e da quel momento le trasmissioni radiofoniche vennero finalmente  ascoltate anche a Bologna e in altre importanti località
dell'Emilia  Romagna.

Nell'ottobre del 1944 lo storico Centro venne semidistrutto da soldati  tedeschi in fuga.

Nel 1946 fu amorevolmente ricostruito dai tecnici della RAI ed ora lo si  vuole nuovamente distruggere in nome del progresso e del profitto  commerciale.

Questa operazione può essere dolorosamente accettata solo rispettando una  precisa giustificazione morale: che al profitto commerciale non venga ancora  una volta sacrificata la possibilità di conoscere la verità storica  sull'invenzione della radio, tuttora contestata ingiustamente a Marconi in  troppa letteratura italiana e straniera.

Perchè questa possibilità diventi concreta è necessario e opportuno che sia  ristabilita una Data Anniversario che ricordi a tutti gli italiani, ed ai  giovani studenti in particolare, l'opera universale di Guglielmo Marconi, il  primo italiano ad ottenere il Premio Nobel nella disciplina delle scienze  fisiche.

Tel. Cell 3333404313

2 commenti:

MoVimento 5 Stelle ha detto...

Come Movimento 5 Stelle faremo di tutto affinchè la nostra storia non sia cancellata stupidamente da un centro commerciale. Antonio G. (Budrio)

Anonimo ha detto...

Riporto msg dell'Avv. Stefano IN3AEF

Qui la situazione è semplice:
stanno demolendo un complesso storico tutelato e la Soprintendenza forse finge di non vedere.

C'è spazio non tanto per un esposto ma per una denuncia penale nei confronti di chi demolisce ed autorizza alla demolizione se non per danneggiamento aggravato, quantomeno per il reato piu' specifico anche se paradossalmente piu' lieve ( danneggiamento di patrimonio storico art 733 Cod Pen )

Per la Sovrintendenza direi che siamo in piena omissione di atti di ufficio ( art 328 Cod Pen ).

Il vantaggio dell'agire con denuncia penale è che si puo' chiedere il sequestro immediato dell' area, prima che sia troppo tardi.

Vittorio C. i2viu - Sondrio

PS: Alla luce delle ultime notizie pare configurarsi qualche altro illecito visto che il comune riscuoteva l'affitto del centro non accatastato.9