domenica 24 giugno 2012

La città etrusca di Marzabotto ha avuto una nuova fondazione nella notte del solstizio d’estate.

Una rappresentazione di Museum Theatre.

Gli opliti


Marzabotto,  nella notte magica del solstizio d’estate appena trascorsa, si è riappropriato del proprio passato etrusco esaltando questa sua eredità ed elevandola a  entusiasmante ‘biglietto da visita’.
Protagonisti i soci del ‘Methlum kainual’,  associazione di rievocatori  di situazioni storiche etrusche di Marzabotto,  i quali hanno partecipato e collaborato all’evento con la Pro loco di Marzabotto  e la Sovrintendenza ai Beni Archeologici emiliano-romagnola.
Il programma rievocativo si è  avviato nel primo pomeriggio e ha avuto numerosi eventi culminati con la ‘rifondazione’ religiosa della antica città, avvenuta, come al tempo della vera fondazione, con le prime luci dell’alba. Il pomeriggio si è invece caratterizzato per la cena a menù etrusco  lungo le vie cittadine, al quale hanno partecipato anche il sindaco di Marzabotto Romano Franchi e la vicesindaco Simonetta Monesi.
Il popolo di Kainua.
La coreografia è stata curata dagli ‘opliti’ , i militari etruschi in tenuta da battaglia,  i quali hanno anche offerto ai commensali , il ‘rasna kainual ‘ l’antico vino etrusco ottenuto con la stessa tecnica applicata nell’Etruria antica  (a una percentuale di lambrusco di circa l’80%, si aggiungeva una parte di birra artigianale e una di idromele e varie spezie).
 Dopo questa prima riuscita sperimentazione, gli autori si sono impegnati a indagare e realizzare le altre bevande etrusche.
Il grido di guerra.
La bambina e il generale
Gli opliti hanno poi spiegato a un pubblico attento e affascinato la tecnica militare etrusca: questa consisteva nella organizzazione di formazioni a falange, scudo fianco a fianco e vicini al punto di ricoprire anche i compagni affianco, composte da circa 500 uomini che, con lance sopra gli scudi, si lanciavano contro il nemico con una forza difficilmente contrastabile. La compattezza della formazione, che faceva della unione e della stabilità di linea la forza d’urto principale, rendeva l’unità impenetrabile e quindi invincibile. I più attenti sono stati sicuramente, i bambini i quali affascinati dalla singolare e bella presenza dei guerrieri in armi,  hanno seguito quello spettacolo straordinario veramente estasiati. Una bambina ha persino adottato un militare dicendo ‘tu sei il mio soldato’. Alla affermazione di affetto il soldato, che era addirittura il generale, ha risposto ‘ E noi ti difenderemo a costo della nostra vita’. 
Gli inservienti (I volontari della Pro loco)..
Ha colpito anche la perfetta ricostruzione dello scudo con la ‘Chimera etrusca disegnata’. E’ stato chiesto che cosa era quella strana figura con tre teste: “Era l’animale mitologico degli Etruschi, forse di origine greca “ ha risposto il generale. “Aveva la testa di leone in primo piano , la schiena con  una testa di capra e la coda a testa di serpente”, ha spiegato il generale etrusco. “Questa la rendeva inafferrabile  poiché in tutte le parti colpo aveva una difesa efficace. L’unico che la sconfisse fu l’eroe greco Bellerofonte che potè avvalersi dell’aiuto di un cavallo alato. Famoso  il bronzo che la raffigura rinvenuto ad Arezzo”.
La falange.
 Dopo la premiazione dei vincitori del gioco ‘Il Rischiaetrusco’ (i premi sono andati al gruppo toscano dell’Etruscan trail, veri esperti della civiltà etrusca),  tutti i convenuti, in corteo, seguendo il corpo militare, guidato dai severi e incisivi comandi in lingua etrusca del generale, hanno raggiunto l’area museale alle luci delle fiaccole.
I bambini di Marzabotto con i soldati
La direttrice Paola Desantis ha poi guidato la visita all'interno del museo dove Archeostorica APS (insieme con Teatro Marzabotto in Scena) ha realizzato un evento di Museum Theatre dove i reperti di Marzabotto hanno letteralmente "preso vita" illustrando i punti salienti della storia della città etrusca. Per esempio, i visitatori hanno assistito ad una libagione in onore di Laran (dio della guerra) compiuta da una giovane sposa etrusca in favore del marito in partenza per una imminente battaglia affinchè la sorte gli risparmiasse la vita e gli consentisse di difendere con onore la città. 

Il corteo con la Chimera in primo piano.
Prima della bella funzione di fondazione, il sovrintendente Filippo Maria Gambari ha tenuto una conferenza sulla birra e le bevande del mondo antico, in particolare ovviamente quelle etrusche. 
Poco prima del sorgere del sole, Antonio  Gottarelli, ricercatore dell’Università di Bologna, ha relazionato in modo dettagliato sulla  profonda religiosità che caratterizzava la vita del popolo etrusco, riuscendo a coinvolgere a pieno gli oltre quaranta cultori della storia che hanno saputo attendere l’alba sulla piana della città etrusca di Kainua.
Il guerriro celta (a sinistra) usa tecniche di combattimento sviluppate
all'evento  Campo Marthio e l'etrusco di Vulci Luigi Sbaffi coordinatore
dell'evento ' il risveglio degli etruschi'.
Entrambi  fanno parte di associazioni marchigiane .
Al termine,  una corposa prima colazione ‘etrusca’ preparata e offerta dall’agriturismo la Quercia e dai volontari dl Popolo di Kainua, ha premiato i numerosi estimatori della storia di Marzabotto.

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