sabato 26 maggio 2012

La cooperazione come risposta alla crisi.

Un momento del convegno

Per  celebrare la giornata dedicata alla cooperazione si sono trovati al parco del Chiù di Pontecchio Marconi dirigenti della cooperazione di tipo B ( che identifica la cooperazione impegnata nell’inserimento nel mondo del lavoro di persone con difficoltà) e amministratori pubblici per un confronto e una verifica.
Dall’incontro è emerso che  il Comune di Sasso Marconi presta molta attenzione al settore, cui ha affidato ben il 6,8 % dei lavori che l’ente ha esternalizzato.  Ha quindi anticipato la legge che si vorrebbe venisse approvata dalla Regione che dovrebbe imporre agli enti pubblici di assegnare alle cooperative di tipo B almeno il 5 % dei lavori esternalizzati.
L’assessore di Sasso Marconi Massimo Masetti  nel suo intervento ha sottolineato: “L’attenzione verso le cooperative sociali di Sasso Marconi è una scelta politica forte ed è una realtà consistente anche grazie a scelte amministrative che vengono da lontano.  Le tre principali cooperative del Comune la Copas, la Copaps e la Rupe danno lavoro a 300 persone, hanno un fatturato che si aggira sui 10 milioni e hanno voglia di crescere”, ha precisato per dare una consistenza anche numerica alla realtà cooperativistica sassese.
“La crisi può essere una opportunità per dimostrare che il metodo della cooperazione è il migliore. Lasciamo pur morire il cadavere ”, ha detto per rimarcare il processo in corso ai danni del mercato e della produzione, “ e lasciamo arrivare il nuovo” e per  ‘nuovo’ intendeva evidentemente la cooperazione.
I dirigenti delle imprese cooperative hanno  messo in risalto come il mondo cooperativistico deve restare unito per affrontare le sfide del futuro poiché: “Il mondo esterno ci costringe a lottare con determinazione e non concede sconti,” hanno detto. “ Dobbiamo cercare di traghettarci in un futuro migliore, più nostro, navigando in un mercato che oggi è asfittico”.

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