mercoledì 25 aprile 2012

Il 25 aprile a Monte Sole



Federico Sandrolini
Maria Carmela Lanzetta


Graziella Leoni




Il Coro
“E quando, signor sindaco, sarà presa dallo sconforto guardi questo fazzoletto,  pensi ai partigiani, alla loro capacità di soffrire e resistere e troverà senz’altro la forza di continuare nella sua lotta fino alla vittoria”.
E’ la frase pronunciata da Federico Sandrolini, segretario della sezione Anpi di Marzabotto, dal palco di San Martino di Monte Sole, dopo aver consegnato il foulard della Brigata Stella Rossa  a MARIA CARMELA LANZETTA, sindaco del comune reggino di  MONASTERACE, a Monte Sole quale testimone della ‘resistenza’ contro i poteri strozzanti della mafia. Il sindaco  è stata infatti oggetto di ripetute intimidazioni da parte della ‘ndrangheta e di un attentato che avrebbe potuto avere conseguenze disastrose.

Nel suo accorato e coinvolgente intervento il primo cittadino ospite a Marzabotto ha anche ricordato che oggi, per la festa del 25 aprile, 42 sindaci della Locride hanno esposto la bandiera italiana listata a lutto proprio per rappresentare che la ‘Liberazione’ lì è un traguardo ancora da conquistare ma c’è la volontà di uscire da questa situazione. “Ieri le stragi dei nazisti e dei fascisti, oggi le stragi delle mafie”, ha detto il sindaco Lanzetta. “E’  necessaria una nuova Resistenza che sia la base per instaurare regole di equità sociale e rispetto dell’altro e per tracciare la strada a una nuova Liberazione. La repressione non è sufficiente. Sono più efficaci le scelte individuali, l’impegno dei singoli cittadini e delle autorità amministrative”.


Paolo Bolognesi
PAOLO BOLOGNESI, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 è stato accolto dal brano che il Coro diretto dal maestro Ostorero, ha dedicato alle vittime di quella strage. “Oggi abbiamo davanti nuove sfide che vanno affrontate con lo spirito di allora, quello che ci ha insegnato Marzabotto nel reagire alla tragedia subita”. Ha poi ricordato il progetto intrapreso dai bambini della scuola Media di Marzabotto che si impegna a costruire una ‘rete di memorie’: partendo da Monte Sole, vengono portate le ‘gocce bianche’ nei luoghi dove sono state perpetrate orribili stragi. Quest’anno le gocce saranno portate a Palermo per ricordare la strage di Via D’ Amelio”.
VALTER CARDI, presidente dell’Associazione dei famigliari delle Vittime di Monte Sole,  ha detto: “La democrazia non può dirsi compiuta fino in fondo quando tante parti del Paese, al Sud come al Nord, mafia, ‘ndrangheta, e sacra corona unita continuano  ad imperversare.
Il sindaco di Grizzana Morandi GRAZIELLA LEONI ha posto l’accento sulla situazione mondiale: “In un mondo ancora profondamente diviso da guerre e conflitti nel quale discriminazione e prevaricazione sono realtà purtroppo più diffuse di quanto sia possibile accettare, obiettivi come la convivenza civile e pacifica fra i popoli sono ancora ben lontani dall’essere conseguiti”. Il sindaco ha poi riscosso un caloroso applauso quando ha ricordato che ‘il lavoro è un valore fondante della nostra nazione e bisogna far sì che i giovani recuperino la speranza. Occorre un patto fra generazioni, diverso da quello proposto da, ministro Fornero”.
Sono stati tanti i giovani pervenuti a Monte Sole nella bella giornata primaverile. Merito dell’organizzazione che ha saputo coniugare la parte commemorativa della festa a diverse iniziative, rivolte al mondo giovanile,  che si sono svolte nel pomeriggio.
Stedentesse della Media.

Banda Bignardi



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