domenica 19 febbraio 2012

Dalla Val del Reno, alla ricerca di un passaggio a Casalecchio.


Dovrebbero farci un film , un ‘on the road’. ‘ Passaggio a Casalecchio’, ovvero l’avventura di un interminabile viaggio verso Bologna, l’Odissea dell’eroico pendolare che, ormai rassegnato, vede il suo trasferimento giornaliero verso il lavoro sempre più irto di difficoltà e di imprevisti.

Non solo deve affrontare la precarietà del trasporto ferroviario dovuta all’incertezza di trovare il treno in stazione agli orari stabiliti, (o anche solo di trovare il treno, viste le estemporanee soppressioni di corse), ma anche la sensazione di preoccupazione per quella che sente come ‘un’avventura verso l’ignoto’ che prende l’automobilista o l’utente di autobus la mattina quando si avvia sulla Porrettana alla volta della città.

Solo questa ultima settimana, quando pareva che lo smaltimento della gran quantità di neve abbattutasi sulle strade dell’Emilia Romagna si stesse risolvendo, due episodi, uno dovuto al grave incidente di giovedì a Pontecchio, l’altro alla caduta della copertura di una stazione di servizio alle porte di Casalecchio venerdì, hanno provocato nelle ore di punta mattutine le ennesime chilometriche code con forti rallentamenti. Venerdì, per esempio, la fila arrivava fino a oltre Sasso Marconi.

L’insoluto problema del ‘nodo di Casalecchio’, per il quale tutti gli organismi preposti e i responsabili della viabilità assicurano interessamento promettendo impegno e sollecitazioni verso chi deve decidere , è ben lontano dalla risoluzione né si intravvedono in tempi ragionevolmente brevi provvisori rimedi o provvedimenti che migliorino in qualche modo la situazione attuale.

Molte promesse, fatti ‘zero’.

Neppure l’apertura di una strada già esistente si realizza e cioè il collegamento diretto, a Sasso Marconi, della vallata del Setta con la nuova Porrettana nei pressi del casello autostradale dismesso, mediante la rimozione di barriere messe chissà per quale ragione (pare per un dislivello che nessuno ha mai visto, dato che su quella strada il traffico è passato per quarant’anni senza intoppi).

Il previsto casello di Borgonuovo per l’entrata in autostrada è ancora sulla carta e intanto il tempo passa, i disagi per gli abitanti della zona aumentano e la vallata del Reno scivola verso un impoverimento preoccupante sia per l’abbandono delle realtà produttive ormai impossibilitate a garantirsi adeguati trasporti delle merci prodotte e degli approvvigionamenti, sia per l’inevitabile disaffezione di abitanti o aspiranti tali che non hanno la sicurezza di trasferimenti ‘normali’ verso il lavoro.

Anche il turismo,ricchezza sempre poco considerata nelle nostre zone, ne risente, quello estivo legato anche alle eccellenze storico-archeologiche, e soprattutto quello invernale. Eppure questa è una vallata che racchiude veri gioielli e possiede strutture ricettive di tutto rispetto. Avrebbe la potenzialità per almeno altrettante.

C’è per caso una volontà a soffocare la vallata a favore di altre zone della provincia meglio servite e più raggiungibili? C’è da chiedersi se l’interrogativo che molti si pongono non sia ormai irrimediabilmente una affermazione.

Sembra ci sia una sorta di rassegnazione ormai e soprattutto da parte degli amministratori locali che pure conoscono la consistenza del problema sia sotto il profilo logistico e strategico , sia per i suoi legami con la salute pubblica.

Intanto il pendolare continua nella sua peripezia quotidiana e ogni mattina salutando la moglie o il marito ripete la frase che Spencer Tracy pronuncia parlando con Robert Young nel film ‘Passaggio a Nord Ovest’: "
Ci vediamo al tramonto. Oggi mi vedi così ma un giorno, se mi incontrerai per la strada, forse ti farò compassione!"

5 commenti:

Anonimo ha detto...

RINGRAZIAMO LA POLITICA FATTA DI CORTEI DI PORTATORI DI INTERESSI E DI POLITICA FATTA DI "DECIDIAMO AL MOMENTO GIUSTO RISPETTO AI VOTI E AI CONSENSI".
un grazie anche a chi crede in questa politica e continua a sostenerla col proporio voto.

O NO.

Rino ha detto...

Bravo Fabbriani! Ha fotografato la situazione.
Ma dove sono i nostri sindaci? Dove sono quelli che con badile e carriole manifestavano per smuovere qualcosa? Non ce ne sono più?
E' più comodo parlare da dietro la scrivania.
Dovrebbero però difendere i loro cittadini, anche con azioni eclatanti.
Intanto avrebbero un certo peso a livello nazionale se fatte da loro e poi chissà, tra quei pecoroni dei loro elettori ci potrebbe essere chi li segue.
Utopia?

Anonimo ha detto...

odio casalecchio che mi fa stare in fila qualsiasi giorno a qualsiasi ora. Per attraversarlo ci vogliono da 30 minuti ad alcune ore. Basterebbe che la nuova porrettana arrivasse dentro l'asse attrezzato o la tangenziale.l'autostrada a Sasso marconi è stata spostata 5 km più in su e in npochi anni è passata da 70 centesimi a 1,5€. Casalecchio e il suo sindaco Gamberini che gira con la macchina ecologica ibrida per evitare l'inquinamento dovrebbe smaltire il traffico per ridurlo veramente. ah l'ultima cosa per non intasare casalecchio conle auto sapete cosa hanno fatto i geni? hanno messo un bel semaforo a far da tappo all'uscita di borgonuovo così la fila a volte inizia da pontecchio. neanche mio figlio di 4 anni risolverebbe i problemi di traffico con dei tappi

Anonimo ha detto...

non problemi per i politici, prossime elezioni come ora...... cittadini contenti rivotano lo stesso partito.

Anonimo ha detto...

A proposito del collegamento tra la Val di Setta e Nuova Porrettana c'è qualche amministratore ocale che può dirmi perché si deve uscire dal vecchi tracciato per poi immettersi nuovamente 100 metri più avanti?
Non credo che sia una questione legata alla sicurezza visto che lo svincolo di S. Lorenzo non pare migliore.